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Due wiki-gite a Ferrara e Comacchio nel progetto “Wiki Loves Monuments”

Da Ufficio stampa

VI edizione del concorso fotografico internazionale di “Wiki Loves Monuments” nato con lo scopo di documentare e valorizzare le principali emergenze artistiche ed architettoniche delle nostre città. Parallelamente a tale concorso vengono sempre ideate alcune passeggiate fotografiche destinate a cittadini e turisti che intendono contribuire nel documentare e diffondere in rete il patrimonio artistico-culturale delle proprie regioni. Per quanto riguarda il nostro territorio sono in programma nel weekend due wiki-gite sabato 16 a Comacchio e domenica 17 settembre a Ferrara. Il tour fotografico in programma nella città estense consentirà di esplorare il Palazzo Costabili, cinquecentesca dimora tradizionalmente attribuita al Duca di Milano Ludovico Sforza, ma che appartenne, in realtà, al suo segretario, personalità di spicco della corte Estense a cui è intitolato. Sarà l’occasione per documentare e diffondere la memoria rinascimentale dello scalone, dei capiteli tra i più belli del rinascimento italiano e del ricco loggiato del lato meridionale del cortile che s’affaccia sul vasto parco esterno recentemente restaurato. La wiki-gita si focalizzerà in particolar modo proprio sull’affascinante Giardino di Mezzogiorno, splendido esempio di architettura rossettiana di inizi Cinquecento, consentendo di scoprirne anche corti, loggiati e spazi solitamente non accessibili al pubblico. L’appuntamento è alle ore 15 presso il Museo Archeologico Nazionale. A Comacchio, invece, l’itinerario include anche il settecentesco Ospedale degli Infermi, oggi sede del Museo del Delta Antico, nuovo museo archeologico della città e del territorio deltizio. Entrambe le passeggiate sono gratuite previa iscrizione obbligatoria al sito http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/wikigite-2017-iscrizioni/

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)