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Due ‘special event’ in programmazione per i prossimi giorni all’ Apollo Cinepark

Da: Apollo Cinepark

Sarà il Don Giovanni di Mozart – in programma all’ Apollo Cinepark martedì 25 ottobre alle ore 20.00 – ad aprire la programmazione degli spettacoli dal Metropolitan Opera House di Manhattan nella sala di via del Carbone per questa stagione.

Proiettata in near live e in alta definizione, con la distribuzione da Qmi/Stardust nell’ ambito di Stardust Classic, l’ opera vede la partecipazione del baritono inglese Simon Keenlyside, che debutta nel ruolo del seduttore impenitente in questa versione del capolavoro settecentesco che debuttò a Praga nel 1787.
Aiutato dall’ ingegnoso libretto di Lorenzo Da Ponte, Mozart rielaborò il mito di Don Giovanni da un punto di vista inedito e ironico, in bilico tra comico e tragico. Il pubblico segue il protagonista e il suo servitore, Leporello, in una serie di avventure che iniziano con un duello fatale, oscillano tra l’ umoristico e il sentimentale e terminano con un’ irreversibile condanna all’ inferno. Ad affiancare Keenlyside un grande cast: Paul Appleby (nel ruolo di Don Ottavio), Hibla Gerzmava (Donna Anna), Malin Byström (Donna Elvira), Serena Malfi (Zerlina), Adam Plachetka (Leporello), Matthew Rose (Masetto) e Kwangchul Youn (il Commendatore).

Mercoledì 26, alle ore 21.00, per la rassegna de ‘Il cinema ritrovato’ in collaborazione con la cineteca di Bologna, l’ Apollo propone Freaks di Tod Browning.

Freaks è uno dei più famosi cult movie della storia del cinema (terzo nella classifica dei cult di tutti i tempi stilata da Entertainment Weekly), un film controverso che ai tempi della sua uscita, nel 1932, scatenò aspri dibattiti e che ancora oggi non manca di far riflettere lo spettatore. 
Più che di un horror canonico si tratta infatti di un vero e proprio atto d’ accusa rivolto dai cosiddetti ‘mostri’ (freaks, appunto) ad una società che si vorrebbe normale ma che è fin nel profondo imbevuta di discriminazione.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)