Due seminari e un film sul tema “La galera amministrativa degli stranieri in Italia e nel Regno Unito”
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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife
Venerdì 10 aprile alle ore 15, presso il Dipartimento di Giurisprudenza si terrà il primo dei due seminari (il secondo si svolgerà alla stessa ora mercoledì 15) sul tema “La galera amministrativa degli stranieri in Italia e nel Regno Unito”.
“Considerati nel dibattito pubblico una realtà indispensabile per fare fronte al complicato governo dei flussi migratori, i Centri di Identificazione ed Espulsione (C.I.E.) – afferma il Prof. Andrea Pugiotto, ordinario di Diritto Costituzionale e organizzatore dell’iniziativa si rivelano – dati alla mano – una parte del problema, più che una sua soluzione. Per la prima volta, il legislatore italiano sembra prenderne coscienza, con scelte conseguenti: ad esempio, la riduzione della durata massima del trattenimento (passata da 18 mesi a 90 giorni complessivi) e l’istituzione di una Commissione d’inchiesta parlamentare sulle condizioni di trattenimento dei migranti nei C.I.E”.
I due seminari promossi presso il Dipartimento di Giurisprudenza si propongono di offrire un’analisi giuridica della detenzione amministrativa degli stranieri, evidenziandone le criticità costituzionali, nonché le differenze e le analogie con l’omologa misura applicata nel Regno Unito.
Particolare attenzione sarà prestata all’effettività dell’istituto, offrendone dati di conoscenza emersi dell’indagine parlamentare condotta dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato (il cui Presidente, Luigi Manconi, sarà Relatore nel 1° seminario).
A tal fine, è stata organizzata la proiezione del film Limbo (Zalab 2014) presso la Sala cinematografica Boldini (lunedì 13 aprile, ore 18.00) con la possibilità di dialogare con i registi Gustav Hofer e Matteo Calore. Introdurrà il Prof. Paolo Veronesi del Dipartimento di Scienze Giuridiche. Ingresso gratuito.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
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