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Da: Gruppo partito democratico

Il primo da 500mila euro rivolto ai lavoratori dipendenti e autonomi che hanno risentito della crisi. Il secondo da 100mila euro per gli studenti fuori sede. Le risorse necessarie prendiamole dalla rinegoziazione dei mutui CDP.

In queste settimane di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 si fa sentire ancora di più il problema casa: sono tanti i lavoratori dipendenti o autonomi che hanno risentito della crisi, perdendo il lavoro o vedendo sospesa o ridotta la propria attività. Persone che si trovano quindi in difficoltà a fare la spesa e a pagare l’affitto di casa.

E sono tanti anche gli studenti fuori sede iscritti all’Ateneo ferrarese che sono rientrati a casa, ma che hanno contratti di locazione ancora attivi nella nostra città.

Il problema del pagamento dei canoni di locazione è stato sollevato nelle scorse settimane sia dai sindacati che tutelano gli interessi degli inquilini, sia dai sindacati che tutelano quelli dei proprietari, che dai sindacati degli studenti universitari. E anche noi come gruppo PD abbiamo nelle scorse settimane presentato una interrogazione al Sindaco per chiedere la convocazione di un tavolo con le parti interessate per definire criteri per la rimodulazione dei canoni e interventi per venire incontro alle persone e alle famiglie che a causa dell’emergenza Covid-19 non riescono temporaneamente a far fronte agli affitti.

Oggi facciamo una proposta concreta in linea con quanto richiesto.

Se al problema della spesa si è fino a oggi risposto con i “buoni spesa” attualmente in distribuzione, grazie al finanziamento di 400 milioni di euro che il Governo ha destinato ai Comuni italiani e che a Ferrara ha visto arrivare quasi 700mila euro, rimane ancora irrisolto il problema del pagamento degli affitti.

Proponiamo quindi, tramite la mozione che abbiamo protocollato, la creazione di due bandi ad hoc.

Il primo bando destinato specificamente ai lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro (compresi contratti atipici e saltuari) e che si trovino in difficoltà con il pagamento del canone di locazione di carattere residenziale. Persone che abbiano avuto una diminuzione del reddito del nucleo familiare in misura non inferiore al 30% per cause riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, rispetto alle corrispondenti mensilità dell’anno 2019. Tale riduzione potrà essere riferita sia a redditi da lavoro dipendente (riduzione orario di lavoro, cassa integrazione, ecc.), sia a redditi da lavoro autonomo (con particolare riferimento alle categorie ATECO la cui attività è sospesa a seguito dei provvedimenti del governo), sia a redditi di lavoro con contratti non a tempo indeterminato di qualsiasi tipologia. La proposta è quella di concedere un contributo che coprirà fino al 50% del canone di locazione e, comunque, in misura non superiore a 250€/mese, fino a un massimo di 750€ per un massimo di 3 mensilità successive, e che potrà operativo da maggio 2020.

Il secondo bando destinato agli studenti fuori sede ma domiciliati regolarmente a Ferrara e iscritti per l’anno accademico in corso all’Università di Ferrara, che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 abbiano lasciato il proprio domicilio a Ferrara e che si trovino in difficoltà con il pagamento del canone di locazione, dando priorità nella redazione della graduatoria a quegli studenti che si trovano in No Tax Area, ovvero quella soglia di reddito entro la quale l’imposta dovuta è pari a zero (che per la regione Emilia-Romagna risultata essere pari a 23.000€). La proposta è quella di concedere un contributo una tantum di 100€ aumentabili a 150€ in caso di avvenuta rinegoziazione del contratto di locazione.

Per il primo bando proponiamo una dotazione iniziale di 500mila euro e per il secondo bando una dotazione iniziale di 100mila euro, utilizzando parte dei fondi liberati dalla rinegoziazione dei mutui MEF e CDP.

Nelle scorse settimane infatti il Governo nel decreto CuraItalia ha spostato al 2021 il pagamento della quota capitale dei mutui MEF, e successivamente anche CDP, d’intesa con Anci, Upi e Governo, ha attuato una analoga determinazione sui mutui accesi dai Comuni. Inoltre sempre CDP il 17 aprile ha messo in campo un ulteriore intervento a sostegno della finanza locale per quei comuni, tra cui quello di Ferrara, colpiti dagli eventi sismici del 2012, permettendo un differimento del pagamento delle rate dei mutui previste per il 2020 in 20 semestralità a partire dal 2021, senza sanzioni né interessi.

Questa possibile rinegoziazione dei mutui è particolarmente vantaggiosa e libererebbe sulla parte corrente del bilancio 2020 per il Comune di Ferrara risorse per circa 1,5 milioni di euro, e queste risorse devono essere obbligatoriamente utilizzate per far fronte all’emergenza sanitaria ed economica dovuta al Covid-19.

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