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Inchieste, interviste, opinioni, storie esemplari: abbiamo battezzato questo mix virtuoso di generi giornalistici “informazione verticale”, una formula che esprime la nostra volontà di approfondire i fatti tentando di leggere in filigrana attraverso gli accadimenti il senso più profondo delle trasformazioni sociali.

Quando Ferraraitalia alla fine del 2013 è comparso per la prima volta sul web questo particolare approccio giornalistico non era particolarmente diffuso online e tutto sommato neppure dominante fra i giornali tradizionali, con alcune eccezioni prima fra tutte quella della Stampa di Mario Calabresi e Massimo Gramellini. Oggi la tendenza si è diffusa. Non abbiamo certamente inventato nulla e insegnato niente a nessuno, semplicemente abbiamo letto e intercettato un bisogno e cercato di soddisfarlo creando un giornale che coniugasse la dimensione locale, determinata dal punto di posizionamento, con la consapevolezza che temi e problemi hanno – e sempre più avranno – un respiro globale.

In questi due anni e mezzo ci siamo sforzati di fare buona informazione, abbiamo aggregato una comunità di lettori coesa che ci ha mostrato in molti frangenti apprezzamento e concreto sostegno, anche in forma tangibile come comprova per esempio l’eccellente risultato del nostro crowdfunding. Abbiamo quindi molte ragioni di soddisfazione e di orgoglio, ma insieme la cognizione di non essere stati in grado di realizzare appieno le premesse del nostro progetto, soprattutto negli ultimi mesi quando la qualità del giornale è risultata incostante. Troppo spesso ci siamo trovati a imbastire il giornale con quel che era disponibile, dovendo rinunciare a ciò che sarebbe stato necessario, mancando l’appuntamento con accadimenti significativi che avrebbero meritato uno sguardo attento. D’altronde è difficile garantire con continuità l’impegno e le prerogative del prodotto se si fa leva solo sull’entusiasmo e sul volontariato.

pensatore

Uno dei limiti di questa nostra esperienza è proprio la difficoltà di irrobustire le basi del progetto e dare sostenibilità all’impegno editoriale assunto, rendendo solida l’idea che vorrebbe farsi impresa. È serio e doveroso prenderne atto. Al contempo riscontriamo come alcune esigenze rilevate al momento della fondazione siano ancora attuali mentre altre necessitano di una revisione, così come è indispensabile valutare e accompagnare i nuovi bisogni, quelli espressi e quelli impliciti che trafilano e si intuiscono.
È tempo quindi di sviluppare un approfondito ragionamento sugli assetti editoriali e il modello gestionale. Questo ci induce a prenderci una pausa di riflessione, per riordinare le idee e riprogettare l’impresa.

Ferraraitalia, di conseguenza, rimodella per l’estate il proprio profilo. Sino a settembre proporremo – in forma di dossier settimanali – alcuni fra i nostri migliori articoli, riorganizzandoli di volta in volta attorno a un nucleo tematico. Ogni domenica ripubblicheremo una selezione di riflessioni, storie, interviste, inchieste incentrate su uno specifico argomento, di volta in volta introdotto da una nota esplicativa della scelta compiuta. Il dossier resterà in primo piano per sette giorni e poi sarà consultabile attraverso l’indice. Il primo ambito scandagliato sarà quello della politica.
Valorizzeremo in questo modo un ricchissimo archivio, composto da settemila articoli e oltre diciannovemila contributi complessivi, raccolti in questi 30 mesi di lavoro. Quotidianamente continuerà ad essere aggiornata la sezione “comunicati stampa” che offre in anteprima e in forma integrale al lettore i dispacci provenienti da una quarantina di uffici comunicazione in larga misura operativi sul nostro territorio. Resterà attiva anche la pagina Facebook di Ferraraitalia su cui continueremo a pubblicare anche durante i mesi estivi contenuti inediti. Vi invitiamo a scriverci e a essere soggetti attivi di questo progetto di informazione comunitaria.

L’impegno con voi, lettrici e lettori, è quello di ritrovarci in autunno per un nuovo inizio caratterizzato da idee originali e da un rinnovato slancio. Vogliamo ripresentarci a settembre con un giornale in grado di sviluppare con coerenza quel presupposto di informazione verticale che sta alla base del nostro modello per realizzare il nostro intento e soddisfare appieno le vostre attese.

P.S. In questo momento di transizione il mio pensiero e la mia profonda gratitudine vanno a tutti coloro che a qualsiasi titolo hanno contribuito, nel corso di due anni e mezzo vissuti intensamente insieme, alla realizzazione di questa straordinaria e gratificante avventura umana e professionale. È anche con il loro attivo coinvolgimento che cercheremo vie di soluzione ai problemi attuali e risposte adeguate alle vostre richieste e ai nostri propositi.

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Sergio Gessi

Sergio Gessi (direttore responsabile), tentato dalla carriera in magistratura, ha optato per giornalismo e insegnamento (ora Etica della comunicazione a Unife): spara comunque giudizi, ma non sentenzia… A 7 anni già si industriava con la sua Olivetti, da allora non ha più smesso. Professionista dal ’93, ha scritto e diretto troppo: forse ha stancato, ma non è stanco! Ha fondato Ferraraitalia e Siti, quotidiano online dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Con incipiente senile nostalgia ricorda, fra gli altri, Ferrara & Ferrara, lo Spallino, Cambiare, l’Unità, il manifesto, Avvenimenti, la Nuova Venezia, la Cronaca di Verona, Portici, Econerre, Italia 7, Gambero Rosso, Luci della città e tutti i compagni di strada


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it