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Doppio pedaggio per entrare in casa: come è andata a finire

Articolo pubblicato il 18 Aprile 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Movimento 5 Stelle Ferrara

Nel marzo 2015, in Consiglio comunale, il PD propose e si autovotò una risoluzione nella quale impegnava l’Assessore competente a concordare con la Regione Emilia-Romagna una “qualche forma” di agevolazione in favore di quei cittadini residenti su aree demaniali che ritenevano una forma di vessazione dover pagare 2 volte il pedaggio, sia alla Regione che al Comune, semplicemente per entrare e uscire dalle proprie abitazioni.
Tutto ciò, nonostante la Regione avesse già fatto intendere, chiaramente e più volte, che il problema è causato solo dall’Amministrazione ferrarese e solo in quel contesto va risolto.
A distanza di un anno, con l’allegata comunicazione, inviata proprio in questi giorni, vi mostriamo come l’Amministrazione sia “riuscita” ad essere pressante e convincente con la Regione e, soprattutto, come abbia “risolto favorevolmente” (per chi?) il problema dei cittadini che diceva di avere così tanto a cuore.
In pratica, non solo viene ribadito quello che era già ineluttabilmente scontato, ovvero che la Regione non avrebbe mai rinunciato ad una gabella a lei dovuta, ma nemmeno il Comune dimostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, di non avere avuto nessuna volontà di cercare né di trovare una soluzione condivisa, nascondendosi, oltretutto, dietro il falso alibi del dover pretendere per non danneggiare altri utenti a favore di pochi, come se fosse impossibile preferire il buon senso al più facile batter cassa!
Alla luce degli sviluppi, il nostro Gruppo Consiliare è ancor più fiero di non essere caduto nella mistificazione del PD non votando quella sua risoluzione, nonostante fossimo stati accusati, durante il dibattito in aula, di “mettere il bastone tra le ruote a chi aveva veramente intenzione di risolvere il problema a favore dei cittadini”. Se questo è il modo di risolvere il problema…
Continueremo a sostenere i Comitati dei cittadini cercando con tutti i mezzi possibili di mettere fine a questa prevaricazione.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani