“Dopo l’elogio dello stupro anche la minore sequestrata: la regione prenda le distanze da Lai-Momo”
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Da Lega Nord
“Ben venga il licenziamento del mediatore culturale favorevole agli stupri, ma c’è anche il caso della giovane sequestrata dall’hub di via Mattei. La cooperativa Lai-momo sta dimostrando di non essere all’altezza del compito che le è stato assegnato: la Regione interrompa ogni rapporto”.
Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, torna sul caso di Abid Jee, il mediatore culturale dipendente della cooperativa Lai-momo di Bologna che, via Facebook ha sostenuto che “alle donne piace essere violentate”.
“Apprendiamo con soddisfazione che la cooperativa in questione ha deciso di licenziare il dipendente, dopo che lo stesso non ha presentato giustificazioni al suo gesto nè controdeduzioni al provvedimento di sospensione già attivato a suo carico”, continua Fabbri. “Tuttavia appena due giorni fa è emerso un altro episodio accaduto all’hub di via Mattei, che mette in evidenza l’incapacità da parte delle cooperative che, in raggruppamento temporaneo, si sono aggiudicate il servizio (tra cui Lai-momo), di gestire in modo efficace non solo il proprio personale, ma anche l’intera situazione”. Secondo quanto riportato dalle cronache, infatti, una minorenne nigeriana è stata prelevata proprio dall’hub di via Mattei (assegnato nel 2016 all’associazione temporanea di impresa Arcolaio, Lai Momo, Camelot e Mondodonna) da due persone, successivamente arrestate, che l’hanno portata con la forza in provincia di Caserta chiedendo per la sua liberazione la somma di 2000 euro, sotto la minaccia di farla prostituire. “Nonostante si trattasse di una minorenne i due hanno potuto agire indisturbati avvicinando la ragazza e portandola via dal centro senza che nessun operatore si accorgesse di nulla”. E’ evidente “che esiste un problema nella scelta del personale, dipendente delle cooperative, attivo presso l’hub regionale che ospita i richiedenti asilo in attesa di assegnazione sul territorio“.
Lai-momo è una cooperativa sociale le cui attività, più volte, hanno ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna, come per esempio la seconda edizione della ‘Summer School on Forced Migration and Asylum: a Multidisciplinary Approach’ che si è tenuta a Bologna dal 3 all’8 luglio”. Per prevenire un danno d’immagine che potrebbe derivare all’ente da questa ed altre collaborazioni future con Lai-momo, a firma del consigliere Daniele Marchetti, la Lega ha depositato una risoluzione chiedendo “che l’ente ufficializzi immediatamente una ferma condanna dei fatti accaduti”, interrompendo “ogni rapporto tra Regione e Lai-momo e valutando anche eventuali danni di immagine o una richiesta danni alla società cooperativa”.
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