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Dopo il riconoscimento MAB arriva una legge speciale per il Parco del Delta del Po

da: organizzatori

“Il Delta del Po, con forme di tutela intelligente che valorizzino le eccellenze naturali e le bellezze create dall’uomo, presenta una grande capacità di attrazione come meta turistica, che ben si inserisce nel
panorama dell’offerta italiana e il riconoscimento di “Riserva di Biosfera” dell’Unesco, che si unisce a quello di Ferrara, costituisce un importante elemento di distinzione a livello internazionale. Per condividere le attività e creare una governance comune si sta lavorando per una proposta di legge speciale per un unico
Parco del Delta del Po” con queste parole il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario
Franceschini, ha concluso, in un’affollatissima sala del Castello Estense di Mesola l’incontro di venerdì 11 settembre 2015, alla presenza delle autorità locali e delle molte personalità intervenute.
Tra questi l’Assessore all’Ambiente della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, che ha sottolineato
l’impegno profuso per ottenere l’importante riconoscimento del Delta del Po, territorio unicum nel suo complesso, caratterizzato non solo da elementi di valore dal punto di vista naturalistico, ma anche per la presenza di numerose ed importanti attività economiche.
Anche Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia‐Romagna, ha sottolineato l’importanza del risultato che rappresenta una grande sfida per sviluppare forme di turismo sostenibile e incentivare nuovi e più vasti traguardi di promozione.
Il sindaco di Mesola Gianni Michele Padovani, nel ringraziare tutti gli intervenuti all’incontro, ha accolto con favore la proposta del ministro relativa alla legge speciale per il Delta del Po, proposta che andrà a costituire un ulteriore passo avanti nella valorizzazione del territorio e una concreta
opportunità per i due parchi per realizzare un lavoro congiunto, con il quale potenziare tutte le attività in un ottica di coniughi conservazione, salvaguardia e sviluppo turistico.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)