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Domenica 20 marzo: “Alberi parlanti contro le guerre”
Poesie per la pace al Montagnone

Articolo pubblicato il 17 Marzo 2022, Scritto da Ambra Simeone

Tempo di lettura: 2 minuti


 

Questa guerra non è diversa dalle altre, l’orrore è il medesimo. Sentiamo l’esigenza e necessità di rispondere con atti di pace, di armonia e di cultura, di chiedere che le armi tacciano, che finisca subito la guerra in Ucraina che insanguina l’Europa. Per questo il Collettivo Poetico Ultimo Rosso [visita la pagina Fb] ha organizzato un reading sull’urgenza della pace e contro tutte le guerre.
Siamo alla vigilia del primo giorno di primavera e vogliamo continuare a sperare. Vogliamo combattere: con l’unica arma della parola, della poesia.Giornata della poesia

Tutti sono invitati a “Gli alberi parlanti contro le guerre”. Il reading avrà luogo domenica 20 marzo dalle 10:30 alle 12:30, a Ferrara, nel parco del Montagnone, a due passi dal bar Paradiso Verde. I poeti del Collettivo leggeranno testi propri e di autori di ogni tempo e ogni luogo. Parole che hanno dato voce alla speranza di pace e all’orrore e alla insensatezza della guerra.

Adulti e bambini, sono invitati a partecipare e a leggere una poesia

La guerra la vogliono i capi di stato, i potenti, i generali, ma il popolo ucraino e il popolo russo vogliono la tregua e la pace. Per testimoniare questo sentire di speranza e di pace, decine di poesie verranno appese ai rami degli alberi del Montagnone, lungo le Mura di Ferrara.

Le poesie contro le guerra rimarranno appese agli alberi, agitate dal vento, di giorno e di notte, dal 20 di marzo al 10 di aprile. Ogni passante potrà fermarsi a leggerle.

Ambra Simeone
per Il Collettivo Poetico Ultimo Rosso

Per essere sempre informati delle iniziative del Collettivo Poetico Ultimo Rosso si può seguire la pagina facebook [qui] oppure scrivere all’indirizzo mail lultimorosso.ferrara@gmail.com per richiedere la tessera di socio del Collettivo.

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Ambra Simeone

Ambra è nata in un paese di mare e ogni volta che si trova in un posto nuovo, lì lascia qualche goccia salmastra. Quando scrive si lascia trasportare dalle brezze marine, quando disegna non usa squadre o righelli, e per entrambe le cose la bussola fa più di un giro. Quello che legge e ascolta non è assimilabile ad un solo genere, perché per lei le parole e la musica non seguono nessuna corrente.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani