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Domenica 10 marzo +Europa davanti ai supermercati per difendere le aperture domenicali

Da: Mario Zamorani, Coordinatore di +Europa di Ferrara

Domenica 10 marzo +Europa sarà in piazza per tutelare la libertà economica di negozianti e consumatori contro le chiusure obbligatorie dei negozi di domenica e nei festivi.

In particolare saremo in Via Mazzini davanti alla Coop dalle 10.00 alle 11.30 e in Via Garibaldi davanti alla Conad dalle 11.30 alle 13.00. E distribuiremo il volantino che si trova in allegato.

I sostenitori delle chiusure ci accusano di trascurare i problemi che l’apertura domenicale comporta per i lavoratori, gli abusi, le ingiustizie che sorgono in molte realtà. Non è così.

Semplicemente, noi pensiamo che i problemi di relazioni tra datore di lavoro e dipendenti non si devono risolvere vietando agli imprenditori di lavorare e cancellando decine di migliaia di posti di lavoro.

Le soluzioni vanno trovate a livello di relazioni industriali, ed è in quell’ambito che governo, sindacati e associazioni datoriali devono fare il loro lavoro.

In particolare, si possono e si devono fare proposte per un trattamento più equo e meglio remunerato di chi lavora di domenica o nei festivi.

Poiché la regolamentazione attuale è quasi tutta a livello di contratti collettivi, non si potrà risolvere tutto per legge e molte proposte richiederanno un accordo sindacale.

Qui sotto, trovate alcune delle proposte sulle quali +Europa intende sollecitare le associazioni datoriali e sindacali, e spera che anche il governo si attivi:

– attualmente i contratti collettivi prevedono una maggiorazione del 30% per il lavoro domenicale e festivo: noi proponiamo di aumentarla fino al 40%, magari graduando l’aumento in ragione del numero di domeniche e giorni lavorativi effettivamente lavorati;

– Sempre a livello di contratti collettivi, si dovrebbe imporre l’adozione di turni più omogenei, introducendo un tetto massimo di domeniche/festività lavorate, soprattutto per coloro che sono stati assunti dopo la liberalizzazione, che nella maggior parte dei casi hanno per contratto il riposo in giornata diversa dalla domenica e finiscono per questo a lavorare molte più domeniche degli altri;

– A livello normativo, si potrebbe introdurre una tassazione ridotta a favore dei lavoratori per il lavoro prestato nelle giornate domenicali e festive;

– Sempre a livello normativo, si potrebbero introdurre strumenti di welfare per venire incontro ad alcuni dei problemi che derivano dal lavoro domenicale e festivo (voucher per baby sitting, assistenza agli anziani, attività nel tempo libero, etc.).

Sono solo alcune delle proposte sulle quali ci stiamo confrontando, ma perché siano applicabili, occorre che il lavoro domenicale e festivo esista ancora.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)