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Alle 18.00 di domani, giovedì 14 giugno, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS (Via Piangipane 81, Ferrara) ospita l’incontro sul tema “Il Tempio dopo il Tempio. Il trattato Berachot. Contenuti, traduzione e innovazione”.

Ad aprire la lezione, il Coordinatore della traduzione del Progetto Talmud, Rav Gianfranco Di Segni, che interviene sul trattato Berachot. David Dattilo, Responsabile del Software Traduco, ed Emiliano Giovannetti, Responsabile scientifico dell’Unità di ricerca ILC-CNR dello stesso Progetto, illustrano poi la tecnologia su cui si basa il programma di traduzione in italiano del Talmud Babilonese.

Il Progetto Traduzione Talmud Babilonese ha come obiettivo la traduzione digitalizzata in italiano di un testo che, per la cultura ebraica, è fondamentale non solo in campo religioso, ma anche perché tocca ogni aspetto della conoscenza umana, dalla giurisprudenza alla scienza, dalla filosofia alla vita di tutti i giorni. La traduzione commentata, con testo originale a fronte in lingua ebraica e aramaica, viene realizzata con strumenti avanzati di linguistica computazionale e l’utilizzo di un’applicazione creata ad hoc. Il Progetto rappresenta uno straordinario arricchimento del patrimonio culturale italiano e consentirà di accedere a un’opera che ha caratterizzato l’ebraismo e influenzato la storia europea degli ultimi mille anni.

L’appuntamento – a ingresso gratuito – rientra nel ciclo “Gallery Talk. Alla scoperta del percorso espositivo del MEIS” e prende spunto proprio dalla mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”, che racconta la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.e.v. ad opera dei Romani. Nel trattato Berachot del Talmud Babilonese, appena uscito nella traduzione italiana, viene spiegato come gli ebrei hanno sostituito il Tempio nella loro identità e quotidianità.

Ufficio Stampa
Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

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