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Domani al Meis, Francesca Paci presenta ‘Un amore ad Auschwitz’

Articolo pubblicato il 24 Gennaio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: < 1 minuto


Da: Meis

Si innamorano nel campo di sterminio di Auchwitz e da lì riescono a fuggire, ma non a salvarsi.

È la storia vera di Mala Zimetbaum, deportata perché ebrea, e di Edward Galiński, detenuto politico polacco. Mala è affascinante, carismatica e acculturata – conosce molte lingue e per questo viene scelta dalle SS come interprete e traduttrice -, oltre che generosa con le compagne di prigionia. Edek è tra i primissimi reclusi ad Auschwitz-Birkenau: incarcerato meno di due mesi dopo l’apertura del lager voluto da Heinrich Himmler, ha visto nascere e crescere la macchina del genocidio, ma senza mai darsi per vinto.

Edek e Mala sono i protagonisti di ‘Un amore ad Auschwitz’, il saggio dell’inviata de ‘La Stampa’ Francesca Paci. Che domani,mercoledì 25 gennaio, alle 17.00 sarà ospite al MEIS (Via Piangipane 81, a Ferrara), per presentare al pubblico il sogno di libertà spezzato di quei due ventenni.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani