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Domani al Boldini si chiude la rassegna “Venezia/Roma: inediti da festival” con la proiezione del film “Femen – L’Ucraina non è in vendita”

Articolo pubblicato il 9 Giugno 2014, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Arci Ferrara

Martedì 10 giugno alle ore 21.00 ultimo appuntamento con la rassegna VENEZIA / ROMA: INEDITI DA FESTIVAL organizzata da Arci Ferrara presso la Sala Boldini (via Previati 18) con il film di Kitty Green

FEMEN – L’UCRAINA NON È IN VENDITA

Kitty Green ha seguito il movimento femminista ucraino per un anno e mezzo, e ha realizzato un documentario che riesce a restituire la complessità che si cela dietro un’idea esteriormente semplice. Celebre anche in Italia, il gruppo nato nel 2008 ha trovato spazio sui media protestando a seno scoperto contro la società maschilista e patriarcale ucraina, per aprirsi poi ad altri argomenti sociali e muoversi di volta in volta contro gli europei di calcio, contro Aleksandr Lukašenko, en passant contro Silvio Berlusconi. Manifestazioni in topless, sintetici slogan scritti sulla pelle, le proteste di queste ragazze si concludono invariabilmente con la polizia che le porta via di peso.
Se le immagini, i messaggi, i metodi sono semplici e immediati, Kitty Green sa muoversi con sicurezza sui piani più nascosti e interessanti della vicenda, dove tutto si fa molto meno lineare. La prima parte si concentra sull’impatto generale, sulla protesta femminista contro una società, e un’Europa, che vedono le donne ucraine come una merce, dei corpi da sfruttare. Si racconta una manovra di comunicazione tutto sommato efficace, messa in atto da ragazze consapevoli, coraggiose performer.
Gradualmente il film si avvicina alle storie personali, e attraverso queste ricostruisce anche la vera storia di Femen.

Il film è stato presentato in anteprima alla decima edizione del Biografilm Festival di Bologna (6-16 giugno)

La proiezione inizierà alle ore 21.00 – biglietto 5 euro

Per info: www.cinemaboldini.it

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani