Domani Agnese Valle presenta il suo nuovo album “Allenamento al buonumore” al Circolo Arci Bolognesi di Ferrara
da: organizzatori
Reduce dal palco del Concertone del primo maggio in piazza San Giovanni, come componente della Med Free Orkestra, Agnese Valle – clarinettista e cantautrice romana – sarà a Ferrara, sabato 7 maggio alle ore 22, al Circolo Arci Bolognesi (p.tta San Nicolò 6a) per presentare live il suo nuovo album “Allenamento al buonumore”: la raffinatezza del rock femminile in “un attestato di ottimismo, un inno al sorriso, una danza ad un giorno di sole”.
“Allenamento al buonumore” è un disco schietto, fresco, asciutto. Senza orpelli. Un album figlio dell’esperienza live maturata in questi ultimi tre anni. Un’opera corale, costruito in sala prove, in cui la band è al centro di tutto e lavora insieme nelle varie fasi di produzione: dall’arrangiamento all’esecuzione. Perché l’intento è quello di “scattare una fotografia al live” eliminando lo scarto che spesso si ha tra la “musica registrata” e quella “suonata”.
“Il secondo disco – dice Agnese Valle – è sempre un passo piuttosto importante: è la conferma delle “prime impressioni”. La rettifica. E’ un rito di passaggio verso l’età adulta. Racchiude l’esperienza di un debutto e la successiva evoluzione ”.
A chi ironicamente le rimprovera una tendenza “wertmülliana” nei titoli, risponde: “Dopo il primo disco ‘Anche oggi piove forte…’ ho deciso che i titoli lunghi, sempre più lunghi (stavolta ho aggiunto anche due sillabe) diventassero un po’ un marchio di fabbrica”.
“Allenamento al buonumore” è composto da dieci brani. Tra questi, una cover che va a pescare nel repertorio di Ivan Graziani: Maledette malelingue. La scelta non è casuale ma guarda sempre all’esperienza live della Valle, che la scorsa stagione ha portato in tour uno spettacolo su Graziani dal titolo “Agnese canta Agnese”.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)