DOC inTOUR al cinema Boldini – Ma l’amore c’entra?
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DOC inTOUR
Al Cinema Boldini
Mercoledì 16 maggio ore 21.00
MA L’AMORE C’ENTRA?, regia di Elisabetta Lodoli
(Italia, 2017 – 52′) – ingresso 5€
Mercoledì 16 maggio alle 21.00 torna al Cinema Boldini, per il dodicesimo anno, Doc in Tour – Documentari in Emilia-Romagna, con MA L’AMORE C’ENTRA? di Elisabetta Lodoli. DOCinTOUR promuove la proiezione dei documentari nei cinema della regione e valorizza le sale d’essai quale luogo privilegiato per la visione del genere, che vede crescere di anno in anno l’interesse del pubblico e della critica. L’edizione 2018 è promossa e organizzata da Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia-Romagna (Federazione italiana cinema d’essai), D.E-R, Associazione dei documentaristi emiliano-romagnoli e Progetto Fronte del Pubblico/Fondazione Cineteca di Bologna.
Ma l’amore c’entra? affronta il tema della violenza contro le donne nelle relazioni affettive dal punto di vista di tre “uomini maltrattanti” in cerca di un cambiamento. Si tratta di tre vite diverse per età, origine e carattere, legate da un problema comune, e che per questo si sono incrociate in uno stesso luogo in cui cercare aiuto: il centro LDV (Liberiamoci Dalla Violenza) – Azienda USL di Modena. Il percorso di Paolo, Luca e Giorgio (nomi, naturalmente, di fantasia) nel film si dipana nell’arco di due anni, attraverso le interviste che la regista Elisabetta Lodoli, la sceneggiatrice Federica Iacobelli e la produttrice esecutiva Roberta Barboni hanno realizzato. Ma l’amore c’entra? non è però la storia di un trattamento terapeutico, si pone piuttosto come una riflessione sull’educazione sentimentale e sugli stereotipi culturali, sulla differenza uomo-donna e sulle gabbie culturali, cominciando da quella patriarcale.
Il percorso dei protagonisti è costruito attraverso le interviste e le immagini dei luoghi delle loro storie – dalla pianura padana alle loro abitazioni – che sembrano generare uno spazio immaginario, casalingo ma onirico, dove tra oggetti dislocati e sospesi e sotto luci intermittenti i tre s’interrogano sulle loro azioni mettendo a confronto le motivazioni personali e culturali della loro violenza e le riflessioni sulle difficoltà con la moglie, la compagna, i figli.

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Arci Ferrara
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani