Diversità è Ricchezza, fotografica. Mostra e corso di Paolo Zappaterra
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Da Wunderkammer
Venerdì 1 dicembre 2017
h:18 a Wunderkammer
Inaugurazione mostra
+ presentazione corso di fotografia
LA MOSTRA. Un’esposizione fotografica per raccontare mondi diversi, popolazioni e paesaggi distanti nello spazio e nel tempo. Un’occasione per guardare l’Altro e scoprire la bellezza della sua differenza. Venerdì 1 dicembre alle ore 18 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara) inaugura la mostra DIVERSITÀ È RICCHEZZA, a cura di Basso Profilo in collaborazione con Ferrara Arte e con il patrocinio del Comune di Ferrara, che riunisce oltre quarant’anni di scatti di Paolo Zappaterra. L’enorme quantità di materiale disponibile nel suo archivio personale, derivata da un intenso lavoro di reportage fotografico nei diversi continenti, è un patrimonio storico di importante valore. Una piccola ma preziosa parte sarà esposta fino al 28 febbraio 2018 a Wunderkammer dove, in occasione dell’inaugurazione della mostra, verrà presentato anche il corso di fotografia che Paolo Zappaterra, che lavorò come fotoreporter per importanti agenzie quali Grazia Neri e Contrasto, svilupperà in 10 appuntamenti settimanali a partire dall’11 dicembre 2017. Durante il corso serale nel suggestivo palazzo sul lungo fiume, il tema della diversità sarà lo strumento attraverso il quale indagare le potenzialità espressive della fotografia.
“Parlare di diversità è ora più che mai necessario – spiega Paolo Zappaterra –. La diversità per me è un principio da divulgare, riconoscerne il valore è il principale rimedio contro l’ignoranza”. Per il fotografo, diversità è tutto quello che non si conosce e, quindi, il sapere stesso dipende dall’approccio che ciascuno sviluppa con il diverso. Il fotografo ferrarese sente il confronto con la diversità come un bisogno essenziale, da qui il suo rapporto con la fotografia. “La macchina fotografica serve per dire le cose – aggiunge –, non per fare delle belle foto”. ‘Diversità e ricchezza’ è un racconto per immagini dal grande potere evocativo che dagli anni ’70 arriva quasi ai giorni nostri. Centrale, nelle immagini selezionate dall’archivio di Paolo Zappaterra, è la presenza di bambini e di giovani, simbolo di speranza e rinnovamento. Nei corpi dei ragazzi in fonderia in Sicilia e in quelli degli aborigeni in Australia, nei volti delle strade dell’Argentina e di New York, non c’è pietismo, prevale invece l’aspetto ludico e vitale. La mostra a Wunderkammer sarà visitabile lunedì, mercoledì, venerdì dalle 9.30 alle 12.30, martedì e mercoledì dalle 15.30 alle 18.30. In tutti gli altri giorni e orari, previa verifica disponibilità, sarà possibile prenotare una visita alla mostra, scrivendo a mostre@consorziowunderkammer.org.
IL CORSO. Quello di Paolo Zappaterra sarà un corso di fotografia e, provocatoriamente, un corso di sopravvivenza. Un’occasione per indagare le emozioni che un’immagine è in grado di generare. “Vorrei che ogni partecipante al corso – spiega Paolo Zappaterra – dopo aver guardato le foto esposte a Wunderkammer, ne scegliesse una, spiegando a tutti il perché, è il modo migliore per creare da subito dialogo”. Per parlare di libertà e diversità verranno indagate le capacità espressive della fotografia: come ritrarre un viso, come leggere un luogo, come dar voce a un oggetto. Un laboratorio per riconsiderare il valore dei rapporti umani e riconoscere e realizzare immagini di qualità. 10 appuntamenti al lunedì sera per imparare ad utilizzare lo scatto fotografico come strumento di empatia in un mondo sempre più sterile. Ecco il calendario: 11 e 18 dicembre, 8, 15, 22 e 29 gennaio, 5, 12, 19 e 26 febbraio 2018 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara). Per informazioni e iscrizioni: info@paolozappaterra.com, 335.5947666. Mostra e corso a cura di APS Basso Profilo, in collaborazione con Ferrara Arte e Wunderkammer e il patrocinio del Comune di Ferrara.
PAOLO ZAPPATERRA – L’esperienza di Paolo Zappaterra nel mondo della fotografia è un viaggio cominciato più di quarant’anni fa. La varietà e la qualità del suo archivio fotografico sono testimonianza dell’evoluzione tecnologica e politica di pezzi di mondo diversi per geografia e usi. Nelle sue numerose pubblicazioni, in gran parte reportage, centrale è il rapporto tra uomo e realtà circostante, emblematici gli scatti raccolti in ‘La Grecia dei Colonnelli’ (1969) e ‘Luoghi ebraici in Emilia-Romagna’. Zappaterra ha realizzato documentari di viaggio per la Rai, ha collaborato con agenzie internazionali come Grazia Neri e Contrasto. Le sue fotografie sono state esposte in molte sedi italiane ed estere, tra cui l’Istituto italiano di cultura di Lisbona e la New York University. Per scoprire alcuni degli scatti di Paolo Zappaterra: www.paolozappaterra.it.
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