Un seminario per parlare del tema dei disturbi alimentari da una prospettiva piuttosto insolita: quella dei genitori e della famiglia di chi ne è affetto. Nell’incontro “L’impotenza dei genitori di fronte alla potenza dell’immagine”, che si terrà domani (venerdì 24) alle 20,45 presso il B&B Il Frattiero (via Giotto, 2) a Gualdo (Ferrara), Chiara Baratelli – psicoanalista e psicoterapeuta specializzata nella cura dei disturbi alimentari – affronterà non solo i sintomi di anoressia, bulimia e obesità, ma anche il loro impatto sulla famiglia del malato. I disturbi alimentari rappresentano, infatti, una sofferenza che disorienta: sono patologie che coinvolgono tutto l’ambiente familiare e sviluppano una costellazione emotiva complessa e contraddittoria. Per questo la famiglia spesso è “anestetizzata, paralizzata dall’angoscia”, spiega Baratelli. Nei soggetti anoressici, bulimici o obesi l’immagine assume “un’importanza che è difficile scalfire”, ma è fondamentale farlo perché è solo “la superficie dietro cui si celano le reali cause scatenanti della malattia”. Per spezzare questo dominio dell’immagine è fondamentale comprendere la posizione del soggetto rispetto alle logiche familiari e va costruito un percorso di cura su misura del soggetto sofferente. Il ruolo dei famigliari nel percorso di cura e la loro partecipazione alla terapia diventano quindi centrali. E proprio sui passaggi fondamentali che tutta la famiglia deve affrontare, dal riconoscimento dei sintomi al percorso di cura e guarigione da intraprendere insieme, si concentrerà Chiara Baratelli nell’incontro di domani organizzato da Estense ricerca-Associazione Scienza Cultura Arte.
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Federica Pezzoli
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