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Direzione nazionale Pd. L’intervento di Marcella Zappaterra, capogruppo in Regione Emilia-Romagna

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Il Partito Democratico torna a riunirsi online. Lunedì 8 giugno si è svolta la prima Direzione nazionale dallo scoppio dell’emergenza coronavirus e il tema non poteva che essere la ripartenza economica e sociale del Paese.

Marcella Zappaterra, Capogruppo Pd in Emilia-Romagna, è intervenuta per evidenziare l’ondata crescente di “malessere e paura per il futuro che persone, imprese e attori sociali ed economici stanno esprimendo con sempre maggiore forza, e ai quali va data risposta con una visione unitaria, a livello nazionale, che sia chiara, innovativa ed equa”.

“La situazione potrebbe davvero diventare drammatica, ma abbiamo opportunità originate dalle risorse Europee, oggettivamente importanti e massicce, che possono aiutarci a rimettere in piedi il Paese e generare una vera ripresa. Il pericolo maggiore – secondo Zappaterra – potrebbe essere l’immobilismo legato alla burocrazia, ecco perché il Partito Democratico deve e può essere la forza di governo capace di indicare la strada e la marcia con cui percorrerla per far funzionare il Paese”.

“Investimenti nelle infrastrutture, per la scuola e la ricerca, per la sanità, per politiche a sostegno delle imprese e del lavoro grazie agli strumenti europei sono possibili ed è su questo che dobbiamo puntare. Non limitiamoci a garantire bonus o mance a pioggia, evitiamo le politiche meramente di stampo assistenzialista che alcuni stanno promuovendo in questo frangente, osiamo e ripensiamo lo sviluppo dell’Italia e dell’Europa puntando su tecnologia, sostenibilità, nuovi modelli di cura e socialità. – ha chiosato Zappaterra, prima di concludere – L’Italia metta in campo le risorse migliori di questo paese per ricostruirlo, senza improvvisazione ma con il coraggio di approfondire, condividere e alla fine decidere. Come spenderemo le risorse disponibili farà la differenza sulla qualità della crescita e dello sviluppo per i prossimi anni”.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)