Dichiarazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil di Ferrara sul Bonus Cultura previsto nella Legge di stabilità
Tempo di lettura: 2 minuti
da: ufficio formazione e informazione CGIL Ferrara
La Legge di stabilità del 2016, prevede l’introduzione del Bonus Cultura per i giovani neo diciottenni. Che cosa prevede il Bonus? E’ una card di circa 500 euro che può essere spesa per frequentare corsi di formazione, per l’acquisto di materiale didattico, l’ingresso per cinema o teatri, manifestazioni culturali, dunque per migliorare e ampliare competenze e conoscenze, in sintesi il bagaglio culturale dei giovani che a 18 anni dovrebbero entrare a far parte del mondo degli adulti.
I giovani stranieri, però, non sono stati considerati nell’esigibilità di questo diritto andando in disapplicazione a quanto previsto dalla normativa italiana in materia di parità di accesso al diritto all’istruzione, nonché in contraddizione con la stessa legge di riforma sulla cittadinanza italiana per stranieri, approvata da poco in Parlamento, che tende a riconoscere la cittadinanza italiana sulla base non solo dello ius soli ma anche dello ius culturae.
Per questi motivi, Cgil Cisl e Uil di Ferrara, certi che l’istruzione e la conoscenza rappresentino strumenti indispensabili per lo sviluppo e la coesione di ogni società, che dovrebbe mirare alla qualità dell’apprendimento e alla non discriminazione, principi tra l’altro che non vengono rispettati neppure nella riforma della “buona scuola”, intendono affermare piena disapprovazione alla scelta attuata dal Governo di escludere i ragazzi stranieri dal beneficio del Bonus, in quanto tendente a costruire un confine pericoloso su base etnica tra le persone, rischiando di escludere proprio chi potrebbe aver più bisogno di accedere a conoscenze importanti.
La valorizzazione e la considerazione delle diversità sono la vera ricchezza di un paese, non l’esclusione.
