IL COMUNICATO
Dichiarazione del Presidente della Provincia Tagliani a seguito della pubblicazione dell’indagine della qualità sulla vita de Il Sole 24 Ore
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da: ufficio stampa Provincia di Ferrara
A margine dell’indagine sulla qualità della vita che annualmente compie Il Sole 24 Ore sulle 110 province italiane, non ho mai esultato in passato per classifiche lusinghiere, né sono deluso quando, come quest’anno, vediamo Ferrara piazzarsi al 63simo posto, perdendo venti posizioni rispetto al 2014.
Dico questo perché queste classifiche non mi hanno mai convinto del tutto, per diversi motivi.
Il primo: mi ha sempre lasciato dubbioso come sia possibile che un territorio possa spostarsi in classifica di decine di posizioni da un solo anno all’altro.
Il secondo: fotografare con dei numeri realtà complesse come quelle territoriali può essere riduttivo, specialmente quando i risultati sono il prodotto di medie aritmetiche che fanno venire in mente quella famosa di Trilussa: se uno mangia due polli e un altro nessuno, per la media risulta che ne mangiano uno a testa. Per esempio, rispetto alla posizione finale in classifica generale, Ferrara è pur sempre 24sima su 110 in quella della ricchezza dei privati, oppure al 35simo posto in quella particolare del tasso di occupazione, o ancora al 12simo posto per numero degli asili.
Così come fatico a pensare Ferrara nel gruppo delle province più insicure in Italia (77simo posto nella graduatoria sulla sicurezza, dieci posizioni più indietro di Napoli).
Analogamente, ricordo che l’anno scorso mi aveva lasciato stupito il dato secondo il quale Ferrara risultava la provincia col maggior incremento di criminalità mafiosa, quando non mi risulta si siano aperti processi in tal senso.
Insomma, in un numero così vario di parametri utilizzati sono molte le luci e le ombre, le cose positive e quelle sulle quali c’è effettivamente da lavorare.
Comprendo perfettamente l’effetto che producono tali classifiche, ma continuo a pensare che una realtà sociale, economica e culturale sia molto più difficile da cogliere che con un semplice parametro numerico.
Tiziano Tagliani
Presidente della Provincia di Ferrara

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PROVINCIA DI FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani