Dichiarazione del Movimento Federalista Europeo sui recenti attentati a Parigi
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da: Giancarlo Calzolari
“Fare presto! Contro il terrorismo e la paura, unione politica dell’Europa”
Nell’unirsi al cordoglio e alla ferma condanna di tutta la comunità democratica per i barbari attentati di Parigi e l’uccisione di tanti cittadini innocenti, il Comitato centrale del Mfe, riunito a Roma il 14 novembre, sottolinea il momento di estremo pericolo che incombe sull’Europa e sui suoi valori democratici e civili. La guerra in Medio Oriente e il crescente caos in Nord Africa, le minacce e le emergenze che ne derivano e che raggiungono ormai direttamente il continente europeo, inclusa la sfida posta dall’entità dei flussi migratori, evidenziano l’impotenza e la fragilità degli Stati nazionali e fanno emergere il ritardo in cui si trova ancora bloccato il processo di unificazione europeo. A causa di questo ritardo non esistono a livello europeo le istituzioni, i poteri e le risorse per elaborare e mettere in atto una strategia unitaria di dimensioni adeguate alle sfide e ai pericoli che sovrastano il nostro continente. L’illusione di potersi estraniare, mettendo addirittura in discussione gli accordi di Schengen, e cercando di difendersi dalle sfide esterne attraverso un rafforzamento della sovranità nazionale, può decretare la fine della democrazia e la sconfitta del progetto di civiltà incarnato nell’idea di Europa.
Per questo il Comitato centrale del Mfe esorta i capi di Stato e di governo europei a reagire con un atto di coraggio che indichi chiaramente all’opinione pubblica e al resto del mondo la ferma volontà di contribuire come europei alla soluzione delle sfide in campo, superando le attuali condizioni di incertezza, contribuendo al processo di pacificazione mondiale.
Tocca in particolare a Francia, Germania, Italia e agli altri paesi che si vorranno aggiungere, farsi promotori di una iniziativa in questo senso.
È venuto il momento di agire concretamente per superare l’Europa intergovernativa, fissando un calendario per il completamento in tempi definiti e brevi dell’unione politica; e, sulla base di questo percorso, creare le strutture per la lotta comune al terrorismo, decidere una concreta politica europea di controllo delle frontiere esterne e di gestione sia della sicurezza interna che dei flussi migratori, e soprattutto avviare le misure necessarie per impostare una vera politica estera e di sicurezza europea.
Non è con la retorica, e ancor meno con la paura, che si possono sconfiggere il terrorismo e il disordine crescente. Servono azioni concrete, immediate e coraggiose. Servono azioni europee.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani