“Diario a rovescio”, l’ultima opera di Marco Tani da La Carmelina edizioni
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da: ufficio stampa La Carmelina edizioni Ferrara
Già in “Altana d’Oriente”, opera d’esordio, edita dalle Edizioni del Leone, a cura di Paolo
Ruffilli, che risale al 1988, tra le raccolte poetiche più belle del panorama neoestense, tra ermetismo e modernismo alla Ezra Pound, Marco Tani, dopo comunque altre iniziative e presenze di spicco: poesie in riviste cult quali Sinopia di R. Pazzi, Luci dela Città di S. Tassinari, nell’antologia govoniana Elettriche Poesie (Poeticamente) a c. di R. Guerra e L. Donegà, mostre poetico visiva a Imagina, galleria di Parma, a cura di G. Viverim varie anche di spicco. Ora Tani replica finalmente con una nuova raccolta per la Carmelina edizioni: esce infatti Diario a Rovescio, prefazione di Mirella Scorsonelli (alias) Esse:, psichiatra e scrittrice di Parigi. E tutt’oggi -anni Duemila – Marco Tani, in pieno -altrove feticcio manieristico della parola, con operazione nietzschiana recupera il ditirambo in chiave elettronico musicale, la Musica al di là appunto delle parole giustamente azzerate dalla Poesia… (Non a caso libro già segnalato dalla stampa ufficiale di Roma Capitale (La Notiziah24). Oppure e dalla prefazione succitata: “…Il linguaggio poetico di Tani è, al tempo stesso, intellettuale e figurativo. Alle astrazioni del pensiero, tra ideale, mito, riflessioni di stampo filosofico, perversione e tecnologia, s’intrecciano senza soluzioni di continuo immagini primordiali vivide, odorose, dense di colore come se grondassero di olio e tempera, incarnate nelle parole di un percorso mentale sinuoso e labirintico dalle momentanee armonie, dai respiri ampi e tranquilli che, con improvvise virate, conflagra in caotiche scomposizioni, intriganti assemblaggi di dotte citazioni, sospiri e fotogrammi impazziti. Sono le visioni di un paesaggio statico eppur mutevole (La Ronda di Notte), di continue partenze (Andata e ritorno, Mach1, Metempsicosi), di oggetti quotidiani e luoghi conosciuti (Faro di Cesenatico), in particolare angoli della città natale, Ferrara (Gassa d’Amante), – che quasi assurgono a oggetti e luoghi di culto, – ma anche, a sorpresa, le immagini tridimensionali, illusorie e frenetiche del web…..”.
Una musica classico-elettronica eterea fatta parola.
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