Di chi sono i dati? Proprietà e accesso alle informazioni nell’era di Internet
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da: ufficio comunicazione ed eventi Unife
Conferenza pubblica con Luciano Floridi, Università di Oxford, venerdì 29 aprile Palazzo Bonaccossi.
Domani, venerdì 29 aprile, alle ore 16.30, presso Palazzo Bonacossi, (via Cisterna del Follo, 5), il Master in giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara, organizza la conferenza pubblica di Luciano Floridi, professore di Filosofia ed Etica dell’Informazione e direttore di ricerca all’Oxford Internet Institute, “Di chi sono i dati? Proprietà e accesso alle informazioni nell’era di Internet”. Conversano con Floridi Matteo D’Alfonso, Dipartimento Studi umanistici, Marco Bresadola e Michele Fabbri, Direzione del Master.
A chi appartengono i dati che tutti noi immettiamo quotidianamente attraverso la rete? Quanto sono attendibili e imparziali le informazioni a cui accediamo? Risponde uno dei massimi esperti internazionali, riconosciuto oggi come il padre della filosofia dell’informazione, Luciano Floridi.
Il campo della ricerca di Floridi riguarda principalmente la filosofia dell’informazione e della logica, l’etica, l’informatica e l’epistemologia. Su questi temi collabora con le più importanti riviste internazionali ed è autore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche. E’ anche Copernicus Visiting Professor dell’Istituto Universitario di Studi Superiori di Ferrara.
“Floridi – afferma Matteo D’Alfonso, Professore di Storia della Filosofia dell’Università di Ferrara -dimostra che è in atto una ‘Quarta rivoluzione’, dopo quelle segnate dalle scoperte di Copernico, Darwin e Freud: la rivoluzione dell’informazione, che sta modificando tutti gli aspetti della nostra vita. E’ una grande opportunità per il nostro Ateneo poter collaborare con lui.”
“C’è bisogno di uno sguardo critico come quello di Floridi – aggiunge Michele Fabbri, Condirettore del Master in giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza- per uscire dalla banalità di un dibattito che da troppo tempo si divide fra chi esalta Internet e chi lo demonizza. I dati sono la vera posta in gioco: quelli ufficiali e quelli che inconsapevolmente forniamo su Facebook. E’ un meccanismo spesso volutamente opaco, che bisogna però conoscere per capire come si articolano nuovi saperi e nuovi poteri.”
Secondo Marco Bresadola, direttore del Master..”la grande disponibilità di dati personali su Internet sta alterando aspetti fondamentali della vita di tutti come quello della salute. Si parla, ad esempio, di Medicina 2.0, che apre a grandi opportunità ma ad altrettanti rischi per i pazienti, medici e la sanità pubblica. Il lavoro di Floridi sull’etica è fondamentale in questo campo”
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