BORDO PAGINA
Deleuze-Guattari e la rivoluzione informatica
Tempo di lettura: 3 minuti
Da: Roberto Guerra
La cosiddetta “schizoanalisi”, cibernetica sociale eccentrica, esplorata dopo Marcuse dai postmoderni Deleuze e Guattari con “L’Anti-Edipo”, di forte matrice.Nietzsche + Marinetti (come neofuturismo fu bollata), illumina la rivoluzione futurista incompiuta, da più punti, virgole, fotoni e microchip. “L’Anti-Edipo”, bestseller intellettuale degli anni ‘70, ri-scopre l’eresia futurista: l’inconscio e il sogno come macchina fantastica, culla celeste e meccanica dell’uomo macchina rivoluzionario.
“Giochi” sociobiologici, sequenze binarie e ternarie…, desiderio macchina interconnessi con la nuova società informatica, plasmano la realtà e il sogno del duemila: siamo già nel ciberspazio, nella robotica e nella ciberpolitica, oltre i pregiudizi comunistici degli autori, dopo le lezioni alineari… dell’avanguardia, del futurismo, di certe reinvenzioni scandalose – dopo Nietzsche – di Giorgio Colli, Alain de Benoist e Jean Cau.. gli stessi perturbanti – d’area, almeno metapolitica – Baudrillard, Tony Negri.
Quasi senza intenzione (scherzi dell’Es e più prossimi i due al Surrealismo), Deleuze e Guattari remixano Marinetti, il futurismo artistico e sociale o futuribile, fino al cyberpunk e alla VR (realtà virtuale) all’epoca in provetta. E l’equazione fantastica arte-macchina-computer-robot-politica, da Newton ad Einstein… a Marinetti e Majakowskij è programmata attraverso la scrittura dai “nuovi filosofi”: sospensione e amplificazione, accelerazione e simulazione, come spezzettare nella fisica del cuore l’atomo classico, l’Es o gli elettroni, l’infinito piccolo o grande; anno zero della creazione artistica e avanguardistica, ordigno ora cyber pre-destinato alla rivoluzione sociale.
E non è forse il futurismo… eretica, rivoluzionaria, radicale macchina d’arte desiderante, danzante, retroverifica sperimentale, fin dal “flusso” vocabolario, corpi, cellule, numeri e parole in libertà, “l’universo è il nostro vocabolario”? In particolare, Deleuze e Guattari sorvolano con squisitezza microfisica e pure neobergsoniana il volto schizoide del desiderio nell’era cibernetica, alienante ma ricca di promesse, secondo Nietzsche, inquietante e fatale, frattale e bellissimo bellicoso simulacro, secondo Baudrillard, schizofrenica secondo Marcuse e certa psicoanalisi, terapeutica e solare nella nuova eresia europea dello stesso Alain de Benoist, finalmente umanista-scientifica in certo futuribile.
E non oscillano spesso i grandi artisti… tra un un cosiddetto “polo schizorivoluzionario” e quello “paranoide-reazionario”, gioco o vortice folle, ipernaturale, quantico e contraddittorio del desiderio? E non sono evidenti in Marinetti nei profetici e geniali “Al di là del comunismo”, “Democrazia futurista” e “Artecrazia” (ecc.) – e tutto il futurismo – tali apparenti contraddizioni, ambiguità politiche sopravvalutate, al contrario desiderabili, dis-integrabili, poiché Artisti con la A maiuscola e ultravitale?
Quel che scrissero e testimoniano nei fatti artistici e no… Marinetti e i futuristi (e Majakowskij e i futuristi russi) rivela paradossi e creatività trasparenti e spesso ineguagliati, irriducibili a qualsiasi bisturi morale, ideologico o accademico.
*aggiornamento 2017… La stagione post’68 di cui proprio l’Anti-Edipo degli autori fu una sorta di bestseller intellettuale d’area, non ha retto (per parecchi almeno) il giudizio e il divenire della storia. Altra questione gli stessi autori Gillez Deleuze e Felix Guattari, anche se in certo senso precocemente scomparsi anzitempo. A parte la psicanalisi stessa che a suo modo ha poi assimilato in diversi punti la loro provocazione inaudita all’epoca o quasi, ancor meglio oggi (se si focalizza non il posmoderno vulgata spesso, ma le sue vette piu futuribili e riformattabili, al di là del linguaggio anche criptico – come poi lo stesso Lacan, protagonista parallelo di quegli anni) i tempi nuovi già postumani… rinforzano persino lo strano futurismo sociale originale dei due socio-filosofi francesi, gira e rigira non poi tanto distanti dallo stesso Baudrillard. La fine della sinistra e del marxismo storici sono oggi un fatto, l’avvento della condizione o diversamente follia postmoderna da essi pronosticata in certo modo, risultano fin troppo evidenti nella persino psicologia della vita quotidiana, se non nel caos virtuale reale delle società occidentali attuali e del pensiero stesso contemporaneo. Oggi, un altro libro esigerebbe una analisi contemporanea dell’Anti-Edipo alla luce dell’era informatica e di internet, dell’avanguardia stessa odierna, della futurologia scientifica stessa, dopo il ritorno diffuso, consapevole o meno, dell’Immaginario (bene o male) al potere e non la “semplice” Immaginazione..
Info
https://it.wikipedia.org/wiki/Gilles_Deleuze
https://it.wikipedia.org/wiki/F%C3%A9lix_Guattari
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Roby Guerra
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