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Dei senza età. Dalla culla del mito alla terra degli Etruschi

Da organizzatori

sabato 24 febbraio ore 15.30

Inaugurazione della mostra “Dei senza età. Dalla culla del mito alla terra degli Etruschi”

e conferenza

Morgantina e i suoi tesori. Il ritorno di Ade

L’originale mostra di Alessandro La Motta porta al Museo Archeologico di Ferrara un interessante esperimento, finora realizzato dall’artista in diverse città siciliane. Dopo l’incontro con l’archeologa Serena Raffiotta, protagonista del ritorno in patria della testa di Ade conservata al Getty Museum di Los Angeles, La Motta ha elaborato un progetto espositivo legato alle divinità dell’Oltretomba in cui le opere dell’artista dialogano con gli originali oggetti votivi echeggiando il mito di Demetra, Persefone e Ade. Seguendo le orme delle divinità, venerate anche nella città etrusca di Spina, i capolavori siciliani di La Motta compariranno ora al fianco di alcuni dei reperti più significativi del Museo Archeologico di Ferrara, con una importante novità: fra le opere compariranno anche nuovissimi lavori del maestro, ispirati ad alcune iconografie di Spina.
L’inaugurazione della mostra è preceduta da una conferenza di Serena Raffiotta, dal titolo “Morgantina e i suoi tesori. Il ritorno di Ade”.”Oggi, ricontestualizzata e affiancata ai simulacri di Demetra e Persefone a Morgantina – sottolinea la Raffiotta, anticipando l’argomento della conferenza – la preziosa immagine di Ade, dallo sguardo tenebroso rievoca un mondo lontano che, pur a distanza di secoli, riemerge con forza e potenza, trovando anche nuova espressione nell’arte di La Motta”.

L’evento è realizzato con la collaborazione del Gruppo Archeologico Ferrarese.

Museo Archeologico Nazionale

Via XX Settembre 122 – 44121 Ferrara

Tel. 0532 66299 Fax 0532 741270
www.archeoferrara.beniculturali.it

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)