Decreto Festività ora servono interventi urgenti a sostegno del Terziario – l’intervento Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Ferrara
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“Continueremo a fare tutto il possibile, con la consueta determinazione e forza di volontà, ma la situazione è particolarmente complessa, ed acuita dal decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la sera della vigilia di Natale, che ha messo in pesante difficoltà la filiera del commerciale, dell’alberghiero, della ristorazione e dello spettacolo. L’annullamento dell’incendio del Castello rappresenta un altro serio ostacolo sulla strada verso la ripresa di una stabile normalità – spiega Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio – In particolare, dagli elementi raccolti attraverso le nostre federazioni di settore (Federalberghi e FIPE) ricaviamo un quadro ora dopo ora destinato a delinearsi con sempre maggiori criticità, in termini di disdette. Nel settore della ristorazione tutto dipende dalla conformazione dei locali con disdette elevate in particolare per quelle attività che avevano puntato tutto sui veglioni di fine anno. Nel comparto alberghiero, saremmo fortunati se mantenessimo un tasso di occupazione del 25% rispetto alla capacità complessiva. Questa peraltro sarebbe altissima stagione per una città come Ferrara, ed eravamo già solo al 40% circa dell’occupazione – e come presidente provinciale di Federazione Moda Ferrara, aggiunge Felloni – questi elementi potranno avere ricadute sul comparto del tessile abbigliamento che potrebbe risentire delle assenze di turisti e visitatori. È necessario e urgente, dunque, ristorare le attività di nuovo provate dalla situazione, dando supporto a tutta la filiera del commercio, del turismo e dei servizi, che subisce le conseguenze dell’emergenza sanitaria. Consideriamo, inoltre, che oltre agli elementi critici sopraggiunti nelle ultime ore non vanno dimenticati gli effetti sensibili dell’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia, che incideranno sempre più su bilanci aziendali già provati. Confcommercio si muoverà a tutti i livelli per cercare di rimediare a questa situazione. Daremo comunque prova ancora una volta del nostro senso di responsabilità, collaborando con le Istituzioni come riteniamo si debba fare per il nostro ruolo di rappresentanza. Gli imprenditori cercheranno di rispondere alle avversità con un’ulteriore dose di fiducia, ma richiamiamo le Istituzioni a tutti i livelli – nazionali, regionali e locali – a sostenere veramente la tenacia e la capacità degli imprenditori con atti concreti e tempestivi” è l’auspicio del presidente Felloni.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani