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Debito e diseguaglianze sociali. I Mercoledì di Maggio ne parleremo in piazza

Articolo pubblicato il 14 Aprile 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Gruppo Cittadini Economia Ferrara

Dopo la crisi del 2008 i paesi più ricchi del mondo hanno dovuto ripagare il buco di trilioni bruciati dalla finanza (si calcola siano stati tre trilioni di dollari)

Questi Paesi hanno utilizzato quote variabili da 5 a 15% dei loro PIL per salvare le banche adducendo come giustificazione che salvando le banche si salvavano i soldi dei risparmiatori. Quei trilioni di dollari sono diventati montagne di debito pubblico, quindi andati a carico di, come sempre, persone, famiglie e imprese.

Sulle spalle delle stesse persone che quando le banche trainavano il boom e facevano soldi a palate con la speculazione non avevano visto cambiamenti in positivo nei loro conti correnti.

E quando la speculazione ha subito una battuta d’arresto qualcuno è stato chiamato comunque a rimettere in circolo quei trilioni di dollari attraverso il pagamento delle montagne di debito pubblico, e quindi Austerità! Ovvero pareggi di bilancio, meno spesa per servizi, ospedali, scuole. Quindi drenaggio di denaro privato attraverso aumento di tasse e diminuzione di spesa pubblica.

Insomma le persone, le famiglie e le aziende che prima non avevano goduto dei boom, sono stati costretti a pagare prima i debiti delle banche e poi adesso attraverso la sofferenza dell’austerity sono chiamatì a pagare anche il debito pubblico da altri creato e voluto.

E volendo specificare ancora meglio, questo sistema crea diseguaglianze sociali incredibili perché una moltitudine di gente lavora, “rimette i debiti”, assicura il benessere di una piccola parte della popolazione mondiale. Per quanto tempo ancora un tale sistema sarà possibile?

Ci incontriamo come sempre Mercoledi, 15 aprile 2015 dalle 20,30 alle 22,30 in Via della Resistenza presso il Centro Sociale La resistenza per parlare di:
– come organizzare le “serate in piazza parlando di economia” a Maggio;
– incontro in comune di Ferrara sabato prossimo “cittadini attivi”;
– punto della situazione incontri con consiglieri comunali;
– punto su campagna “Moneta Positiva”
– Quantitative easing for the people
Contatti: gruppoeconomia.fe@gmail.com
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani