Da: Giuseppe Toscano Segretario Regionale DC Emilia Romagna
Nel luglio dell’anno scorso presentammo in una conferenza stampa la Democrazia Cristiana a Ferrara dopo anni di lavoro per farla rinascere in Italia. Perché? Non dimentichiamo il disagio che esiste ed è profondo in tutta la Nazione fra la gente; l’insoddisfazione dei giovani ed anziani; la protesta generalizzata; l’insofferenza verso le sfacciate ingiustizie; il contrasto tra paese reale e legale; la dimostrazione del diffuso scontento della società civile insieme con l’esigenza di trovare uno sbocco politico democratico per modificare a Ferrara (molto più che altrove) la crisi che è sotto il livello di guardia.
Credemmo che un accordo con la Lega (libera di trovarsi altre liste collegate) potesse creare un forte gruppo politico per dare la spallata alla gestione del Comune retto da 70 anni dal PCI (poi nascosto sotto mutevoli sigle con alleanze sempre peggiori). Il concorso comune era basato non solo su fatti settoriali, ma come parti che guardavano l’intera comunità ferrarese e la sua dinamica di sviluppo.
La DC si mise subito in moto rivisitando le sue storiche zone d’influenza incontrando consenso che poteva essere raccolto nella campagna elettorale del maggio 2019.
Inspiegabilmente in un recentissimo incontro politico (che potremmo chiamare quello di Sgarbi) e in un altro per la creazione del Comitato elettorale del centro destra la DC non è stata invitata. Sono seguite cortesi scuse della Lega che ha cercato di minimizzare l’accaduto.
Al di là del dovuto rispetto personale, mancato incredibilmente, noi abbiamo constatato che questo comportamento è politicamente inaccettabile rivolto ad un grande partito storico che voleva solamente contribuire a cercare di far politica a Ferrara.
Prendo atto che la rottura è avvenuta non certo per causa nostra, ma c’è! Questo è un brutto modo di affrontare la fase finale del confronto elettorale.
Come ho già detto la DC non sarà presente nella scheda elettorale, affatto in collegamento con la lega, con grande rammarico mio e disappunto degli iscritti e degli amici.
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it