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Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

In questi giorni in cui l’Italia è scioccata davanti alle terribili immagini di Venezia, il nostro territorio subisce l’impatto devastante dell’alta marea tra Gorino e Lido di Volano.

Io da tempo richiamo la necessità di una legge di tutela peculiare per il nostro Delta a fronte dei cambiamenti climatici e regolarmente il centrodestra locale, a partire dalla Lega, fa dell’ironia e minimizza la questione. Oggi che stiamo contando i danni – e la Regione ha già messo a disposizione nuove risorse– ci tocca vedere che si svegliano Malaguti e Gianella con una foto di 10 anni fa a chiedere dove sia Bonaccini. Non so se ci sia più da ridere o da piangere, a Goro nel bene e nel male ci sono sempre stati solo il Comune, la Provincia e la Regione, mai visti invece importanti leader del centrodestra e non se ne sente certo il bisogno per fare sciacallaggio. Per capire che la polemica innescata è priva di senso basta guardare aldilà del confine regionale… il Veneto e Scardovari hanno subito danni decisamente maggiori, il che dispiace ma dimostra la speculazione elettorale di Fratelli d’Italia.

A Goro la Regione è intervenuta per salvare la pesca, con finanziamenti e progetti concordati con l’amministrazione e le cooperative dei pescatori. I lavori sul Porto non sono ancora terminati, ma la gara per completarli è già stata pubblicata e quelli del piazzale sono già candidati sul Feamp. Certo, i lavori devono essere conclusi quanto prima ma perché non si ammette che quanto fatto finora, almeno, ha contribuito in modo determinante a mettere in sicurezza la zona e a ridurre l’impatto della combinazione di due fattori, marea e pioggia, che raramente sono stati tanto preoccupanti? Proprio nei prossimi giorni partiranno nuovi cantieri per la messa in sicurezza del litorale, che proseguiranno fino a primavera. La Regione nel pomeriggio di ieri, mercoledì 13 novembre, ha poi assicurato lo stanziamento di fondi ulteriori per rafforzare gli interventi di ripascimento e ricostruzione delle dune a protezione della costa.

Avanti dunque, con rapidità ed efficienza. Non possiamo però ignorare che è necessario un intervento di ben più ampia portata per mettere in sicurezza non solo il nostro territorio, ma un ecosistema che chiaramente sta cedendo.

In questo quadro Goro ha bisogno di concretezza, non certo di chiacchiere e polemiche per prendere qualche voto in più.

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