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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

A Bologna si apre R2B, il salone internazionale della ricerca industriale e dell’innovazione. Gli investimenti della Regione per supportare il sistema

Bologna – Un sistema e un territorio al servizio dell’innovazione e della ricerca. E’ l’Emilia-Romagna, dove si contano 680 start up innovative (l’11,7% di quelle nate in Italia), il 50% delle Corporate Academy, le accademie formative interne all’imprese, che si registrano a livello nazionale, 19 Fab-Lab (fabrication laboratory), spazi dedicati alla fabbricazione digitale dove si offrono servizi personalizzati, legati sia alle imprese sia alla progettazione per la comunità locale, e 28 spazi di lavoro e coworking. Una realtà che nel suo complesso si può toccare con mano a R2B (Research to Business), il salone internazionale della ricerca industriale e dell’innovazione che si tiene alla Fiera di Bologna dal 9 al 10 giugno.
“Per consolidare la crescita, con l’obiettivo della piena occupazione, la strada giusta è proprio quella di aumentare gli investimenti nella ricerca e nella qualità delle competenze del nostro sistema, rafforzando il continuo scambio e la collaborazione tra istituzioni, mondo della ricerca e imprese”, afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha inaugurato oggi R2B2016insieme al presidente di Bologna Fiere,Franco Boni, e all’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi.
Ed è nelle risorse investite che emerge il reale impegno della Regione Emilia-Romagna. Ai 674 milioni di euro di fondi strutturali europei tra Fesr (247 milioni) e Fse (115 mln) e Feasr (312 mln), si aggiungono 31 milioni di euro di risorse proprie della Regione solo nel 2016. Sono già stati approvati per il finanziamento 107 progetti di ricerca collaborativa, per un contributo pari a 72 milioni di euro, oltre a 8,4 milioni che finanzieranno 36 nuovi progetti nelle imprese dei comuni colpiti dal sisma.
Sul fronte della digitalizzazione (digitale, banda larga e ICT), sono stati investiti 60 milioni di euro, oltre a 7 milioni per progetti tra cui spicca la valorizzazione dei “Big data”.
L’Emilia-Romagna figura poi nel primo lotto, composto da sei Regioni, nelle quali potranno partire gli interventi per la realizzazione della banda ultra larga, che sarà disponibile in ogni Comune entro il 2020. Questo grazie a un investimento pubblico di 255 milioni, di cui 238 già definiti nel bando appena avviato: 180 milioni messi a disposizione dal Governo, i restanti dalla Regione.
Alla nascita e allo sviluppo di Start-up innovative sono poi stati destinati 6 milioni di euro.
Tutti interventi che si innestano in un contesto operativo già costituito da 10 tecnopoli, 36 laboratori finanziati dal Por-Fesr, 7 centri per l’innovazione, 6 Piattaforme tematiche e 4 enti di ricerca.
“Per competere nel mercato globale occorre saper vincere la sfida della qualità, della ricerca e dell’innovazione. In questo senso- prosegue Bonaccini-, R2B è un catalizzatore naturale nelle relazioni virtuose tra ricerca, Rete regionale dei laboratori di alta tecnologia, start up e mondo delle imprese. Oggi la politica industriale richiede di rafforzare il sistema dell’innovazione con l’obiettivo di trasformare l’Italia da un ‘Paese con innovatori’ in un ‘Paese innovatore’. Ed è importante che questa stagione caratterizzata dall’utilizzo dei fondi europei, la programmazione dei singoli territori sia fortemente intrecciata con quella nazionale, concretizzandosi in un approccio unico e condiviso”, chiude il presidente della Regione.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



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