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Dalla Regione Emilia-Romagna 5 milioni per sport e impiantistica

da: organizzatori

Paolo Calvano (PD): “Manteniamo fede alle promesse, lo sport è strategico per la comunità”

1,2 milioni di euro per lo sport in Emilia-Romagna. È questa la cifra che la Regione ha sbloccato e mette a disposizione del mondo sportivo con tre bandi pubblicati a fine settembre con scadenza il 23 ottobre.
Due bandi sono rivolti a soggetti del territorio con sede in Emilia-Romagna, pubblici e privati, federazioni e associazioni sportive; essi stanziano 750 mila euro per manifestazioni e grandi eventi e 300 mila per la promozione dell’attività finalizzata al miglioramento del benessere della persona. Il terzo bando destina 150 mila euro alle iniziative svolte dalle associazioni sportive di livello regionale (enti di promozione sportiva).
“A meno di un anno dall’inizio della Legislatura, teniamo fede a quanto promosso in campagna elettorale – richiama Paolo Calvano, consigliere e segretario regionale PD – è un modo per ribadire come lo sport sia essenziale per il benessere psico-fisico della persona ma anche come strumento di socialità, inclusione e crescita”.
“Il Sottosegretario alla Presidenza Andrea Rossi sottolinea spesso che la Regione destina allo sport il 60% di risorse in più rispetto agli anni passati – riprende Calvano – risorse tra cui conteggiare anche i 3,8 milioni di euro che col via libera dell’Assemblea, serviranno alla realizzazione, manutenzione e ampliamento dell’impiantistica sportiva”. Nella seduta di ieri, infatti, l’Assemblea legislativa regionale ha approvato all’unanimità il “Programma regionale triennale per l’impiantistica e per gli spazi sportivi, pubblici e di uso pubblico, destinati alle attività motorio sportive”. Oggi in Emilia-Romagna si contano 16.000 impianti; di questi, tre su quattro hanno più di venticinque anni.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)