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Prima 50.000, poi 100.000 euro… Anche la Lega ferrarese di Naomo & C mostra la propria vocazione muscolare e, all’esercizio del diritto di informazione, replica con un atto di natura intimidatoria. In questo caso facendo leva sul denaro. La vicenda è relativa a un articolo pubblicato dai colleghi di Estense.com che scaturisce dalle dichiarazioni di due testimoni, riferite a comportamenti in pubblico del segretario comunale del Carroccio. Nel resoconto giornalistico il legale di Lodi intravvede gli estremi della diffamazione e chiede, a titolo di indennizzo, dapprima 50.000 euro (in forma di bonaria conciliazione!) e – immediatamente dopo – addirittura 100.000. I colleghi, basiti, rifiutano ovviamente ogni transazione, e il sostituto procuratore Stefano Longhi – reputando infondata la richiesta – la respinge. Lodi, però, non demorde e si rivolge a questo punto al Gip, rinnovando la propria pretesa…
“L’uso della querela a scopo intimidatorio è purtroppo una pratica molto conosciuta dai giornalisti”, affermano, al riguardo, in una nota congiunta, Giovanni Rossi, presidente del consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna ed Emilia Vitulano, responsabile dell’Osservatorio regionale sulla professione.

A margine, nell’esprimere la nostra piena solidarietà ai colleghi di Estense, osserviamo come ancora una volta si cerchi, forzando sul contrappasso pecuniario, di mettere il bavaglio alla libera informazione. (Sergio Gessi)​

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Redazione di Periscopio



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