Dalla Cina al Mar passando per Biennale donna, le artiste emergenti di Silvia Cirelli
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Critica e curatrice di mostre d’arte, è partita da Ferrara, ha vissuto per anni a Pechino e ora – ritornata in Europa – ha portato al Museo d’arte della città di Ravenna (Mar) le opere di una giovane artista. Lei è Silvia Cirelli, ferrarese, classe 1980, una laurea alla Ca’ Foscari di Venezia in Lingue e civiltà orientali, indirizzo artistico. La mostra di Ravenna si intitola “Critica in arte”, è aperta fino a domenica 12 gennaio e accende i riflettori sulle espressioni artistiche di alcuni esponenti delle ultime generazioni alle quali Silvia Cirelli, attualmente attiva in Italia, specificatamente è dedita.
Coordinata da Claudio Spadoni, direttore del Mar, la critica ferrarese è stata invitata a partecipare al progetto insieme con Ilaria Bignotti, storica dell’arte e curatrice indipendente, che presenta l’artista Francesca Pasquali, e a Davide Caroli, curatore del Mar, che propone Eron, nome d’arte di uno dei primi graffitisti italiani, cresciuto nell’undergound bolognese e che si esprime con la tecnica dello spray anche sulle tele.
Nella sezione curata da Silvia Cirelli, espone Silvia Giambrone la quale utilizza la performance e l’installazione, evocando un dialogo indispensabile fra linguaggio, corpo e messaggio artistico. Come nella performance “Teatro anatomico” del 2012, realizzata al Macro e appena premiata alla Biennale di Kaunas, in Lituania. A Ravenna l’artista si presenta, per usare la definizione della curatrice, come una “artista-attrice-donna, che silenziosamente si fa cucire addosso un colletto di merletti offrendo non solo il suo corpo, ma anche la sua pelle all’azione performativa”. E’ questo che accade, ad esempio, nell’opera “Il Pizzo” con merletto ricamato su stampa fotografica (courtesy l’artista e Galleria Doppelgaenger, Bari, 2012).
A Ferrara Silvia Cirelli ha già rivelato le sue doti di curatrice indipendente, particolarmente attenta a promuovere l’arte orientale e medio orientale. Nel padiglione contemporaneo di Palazzo Massari ha curato la Biennale Donna del 2010, organizzando una collettiva di sei artiste iraniane. La collaborazione con il Comitato Biennale Donna è andata così bene che le hanno proposto di curare insieme a Lola Bonora anche l’edizione successiva: “Violence, l’arte interpreta la violenza”. Tra il 4 e il 27 ottobre scorso un’altra iniziativa artistica curata dalla Cirelli: “Now! Giovani artiste italiane” in mostra nell’ex Refettorio nel complesso di San Paolo come evento collaterale del Festival Internazionale.
Il frutto della ricerca e dell’attenzione riservata alla giovane arte italiana da Silvia Cirelli tornerà a Ferrara in occasione della prossima Biennale Donna, prevista per settembre 2014, che la vedrà ancora una volta nei panni di curatrice al fianco di Lola Bonora.
La mostra al Mar di Ravenna è aperta fino a domenica 12 a ingresso libero tutti i giorni dalle 9 alle 13.30; giovedì e venerdì anche 15-18 e domenica solo 15 alle 18.
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Giorgia Mazzotti
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