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Da: Ufficio Stampa Teatro Nucleo

Dopo mesi di interruzione a causa dell’emergenza COVID-19, i laboratori di teatro in carcere ideati e condotti da Teatro Nucleo nella Casa Circondariale Costantino Satta sono ripresi e porteranno a ultimare la produzione dello spettacolo Album di Famiglia, che il prossimo 20 novembre sarà in scena al Teatro Comunale di Ferrara.

Una cornice prestigiosa che – come già accaduto in diverse occasioni – ospiterà lo spettacolo realizzato da Teatro Nucleo con i detenuti-attori, permettendo una connessione forte ed emozionante tra il dentro e il fuori, tra il carcere e la comunità. Una delle finalità principali dell’intevento della Compagnia con le persone recluse, infatti, consiste nell’apertura di un dialogo che porti a nuove prospettive di vita al termine della pena.
Su queste basi, Teatro Nucleo dal 2005 opera nella Casa Circondariale di Ferrara, dal 2011 è ideatore e fondatore del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna – che unisce le principali realtà regionali operanti in carcere con gli strumenti del teatro, da Parma a Forlì passando per Modena, Bologna e Ravenna – ed è referente di numerosi progetti internazionali come il partenariato strategico Erasmus+ Performing New Lives attualmente in corso con Teatro del Norte (Spagna), Z3 (Germania) e Ures Ter (Ungheria).

Riconosciuto come punto di riferimento per la formazione degli adulti in relazione al teatro-carcere – Horacio Czertok è ambasciatore della piattaforma elettronica per l’apprendimento degli adulti in Europa EPALE – il co-fondatore di Teatro Nucleo il prossimo 30 agosto ritirerà il Premio Nazionale Franco Enriquez nella categoria Teatro Contemporaneo di impegno sociale e civile sezione Grandi Drammaturghi e Registi. Insieme a lui, sul palco del Teatro Comunale della Città di Sirolo (Ancona), anche il Maestro Riccardo Muti e l’attrice Amanda Sandrelli a ricevere questo Premio di prestigiosa notorietà, rivolto a teatro, tv, cinema, musica, arte, letteratura, comunicazione di impegno sociale e civile e ai loro aspetti di originalità e di ricerca in ambito nazionale.
Dedicato alla memoria del grande regista RAI scomparso, il Premio – gestito e valorizzato dal
Centro Studi Drammaturgici Internazionali Franco Enriquez – giunge nel 2020 alla sua 26° edizione. La Giuria ha premiato Horacio Czertok per la sua filosofia e visione del teatro come partecipazione, incontro, comunicazione nel suo senso etimologico di “mettere in comune” in relazione all’impegno sociale e di civile di cui il teatro in carcere rappresenta una delle principali espressioni.

Con Horacio Czertok, a lavorare nella struttura detentiva della città estense, c’è anche Marco Luciano, ideatore di Esercizi di libertà, progetto epistolare che ha permesso di mantenere la relazione con i 26 detenuti-attori anche durante la chiusura della Casa Circondariale per l’emergenza sanitaria. Attraverso riflessioni condivise in forma di lettera è così proseguita la produzione dello spettacolo, ripresa da qualche giorno in presenza. Grande l’entusiasmo e l’impegno del gruppo che già aveva presentato Album di Famiglia in forma di studio lo scorso ottobre all’interno del Festival di Internazionale tra le mura dell’Arginone. Il 20 novembre la destinazione dello spettacolo sarà fuori, nel cuore della città, al Teatro Comunale, per continuire a costruire percorsi condivisi tra città e carcere.

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