Dal 7 giugno all’8 settembre approda a Ferrara “Aliens, le forme alienanti del contemporaneo”
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da: organizzatori
Mostre e performance per 110 giorni di arte contemporanea con più di 70 artisti: il progetto nazionale itinerante di Frattura Scomposta contemporary art magazine anche quest’anno invade una delle più importanti città d’arte dello stivale
Dal 7 giugno al 27 settembre 2014, approda a Ferrara nella storica Casa di Ludovico Ariosto, ALIENS – le forme alienanti del contemporaneo, il progetto nazionale itinerante che chiama gli artisti a esprimere ognuno con la propria tecnica e il proprio immaginario la tematica riguardante l’alienazione umana, ideato da Sergio Curtacci, direttore del magazine d’arte contemporanea Frattura Scomposta.
Partito con la sua prima mostra collettiva allo Spazio Vega di Marghera (VE) nel 2007, in concomitanza con la52a Biennale di Venezia, per poi raggiungere, nel 2013, Como, Bologna, Milano e Lecce, ALIENS proporrà nella città estense una manifestazione d’arte contemporanea con più di 70 artisti italiani di diversa età e provenienza geografica, pronti a coinvolgere cittadini, turisti e grande pubblico con i loro differenti linguaggi – pittura, scultura, fotografia, installazione, performance, reading – e invadere Ferrara con le loro opere/dispositivi di flussi emozionali.
La tappa ferrarese, patrocinata dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Ferrara e dai Musei Civici Arte Antica Ferrara e sostenuta dal Gruppo FINMATICA, sarà presentata alla stampa mercoledì 4 giugno alle ore 11.00 presso la Sala Arengo del Municipio di Ferrara per poi dare inizio, con l’inaugurazione di sabato 7 giugno alle ore 18.00 presso la Casa di Ludovico Ariosto, a un’entusiasmante estate in città tra mostre ed eventi performativi con l’obiettivo di incoraggiare “traffici d’interazione umana diversi da quelli imposti nella vita quotidiana” e puntare i riflettori sulla proposta socializzante di cui l’arte è portatrice.
PROGRAMMA ALIENS – le forme alienanti del contemporaneo | FERRARA
1a MOSTRA DAL 07.06 – 15.07
Vittorio Comi, Marianna Gasperini, Anna Turina, Tina Sgrò, Florencia Martinez – Angela
Trapani, Anna Muzi, Antonio De Luca, Annalu’, Silvio Porzionato, Roberta Serenari, Vanni Cuoghi, Anna Madia, Marcella Bonfanti, Ketty Tagliatti, Cristina Iotti, Marica Fasoli, Elisa Anfuso, Francesca Marzorati, Marina Mancuso, Silvano Santi, Luca Zarattini
EVENTI COLLATERALI IN PROGRAMMA
Sabato 7 giugno 2014
GIÒ LACEDRA
Live performance, drawings and poetry:
EDGE | Ultimo Ritr-Atto
Sylvia Plath si tolse la vita all’alba dell’11 febbraio 1963. Preparò la colazione per i suoi due bambini ancora addormentati. Depose sul comodino pane e latte e spalancò la finestra della loro stanza. Poi si recò in cucina, sigillò la porta, infilò la testa nel forno, aprì il gas e si ammazzò. Aveva solo 31 anni e non poteva immaginare che, dopo la sua morte, sarebbe stata considerata una delle voci poetiche e più potenti del Novecento. “EDGE” è la sua ultima poesia, scritta pochi giorni prima della sua morte. “EDGE” è un suicidio annunciato, il suo modo di prendere commiato. “EDGE” è l’ultimo autoritratto in versi di Sylvia Plath. Ultimo Atto e ultimo Ritratto di un genio sprecato dal male di vivere. “EDGE” è una performance che rivisita il tema del suicidio femminile come alienazione estrema, ritorno al grembo materno, spasmodica e disperata ricerca di una quiete ancestrale fatta di placenta. Quando una donna non sa essere madre. Né di se stessa, né di ciò che al mondo lascia. E Sylvia al mondo ha lasciato due figli e un’infinità di preziose poesie. Ogni poesia un ritratto. E così, 100 ritratti-sindoni di Sylvia cadranno dal mio corpo greco. In ciascuno di essi saranno custoditi alcuni dei suoi versi. Ogni sindone che cadrà sarà un passo all’indietro che compirò. Per offrire il mio latte ad un figlio assente. E per riavvolgermi poi, bianco serpente, nel mio stesso grembo.
Sabato 14 giugno 2014
SALVATORE INSANA
Videoproiezione
DOVE ERA CHE NON ERO
Concept: Salvatore Insana, Elisa Turco Liveri.
Editing, photography: Salvatore Insana.
Sound from “Gymnasium” by Jacob Kirkegaard (borrowed from his album 4 ROOMS, Touch 2006 ©) production DEHORS/AUDELA
Non ci si trova, non ci si ritrova, se non smarriti e sospesi. All’erta, pronti a scattare, il pericolo è fuori campo e non ha segnali. Andare incontro alla luce per esporsi a maggiori rischi. Inquieto tremore d’affrontare l’orizzonte restando a occhi spalancati. Presupporre o presagire l’abisso. Stato ulteriore di non aderenza al tempo presente.
Sabato 21 giugno 2014
ALBERTO GALLINGANI
Live performances
HISTOIRE D’A
L’uomo e la maschera. “La maschera non è un travestimento con il quale si cerca di nascondere la propria identità personale, l’uomo mascherato non vuole farsi passare per una divinità, ma è la divinità stessa che lo possiede.” L’uomo contemporaneo, molto spesso alla ricerca di una individualità perduta, si illude di trovarla “entrando” (si veste nella stessa maniera, si atteggia e si comporta come il modello di riferimento) nella personalità di un altro… per poi trovarsi sempre più solo e sempre più smarrito.
Sabato 28 giugno 2014
SOLIDEA RUGGIERO
Due videoproiezioni e un reading musicale:
SKIN
Video + perfomance
IO CHE NON CONOSCO LA VERGOGNA
SKIN
Ideazione e cura: Solidea Ruggiero
Fotografia e video: Agnese Casolani
Montaggio e video: Silvia Stellabotte
Painting di scrittura: Claver Gold
Musica: Lino Emiliani
Io sono la mia parola, il mio corpo, la mia pelle. Durante la perfomance del video Skin, sarò su un tappeto di fogli dei miei versi, scritti a mano: comincerò a scrivermi addosso e a mano a mano altre persone mi scriveranno addosso assieme. Saranno loro stessi a scegliere un foglio e le parole. Il risultato sarà uno scambio emozionale importante, perché chi sceglie dai miei versi, si distanzia dall’origine del mio significato e me ne regala un altro rinnovato, donandomi un aspetto di se, un segreto complice e scritto della propria esistenza. L’interpretazione come riconoscimento.
A seguire
“IO CHE NON CONOSCO LA VERGOGNA”
Il reading musicale tratto dal libro di Solidea Ruggiero uscito lo scorso marzo 2014 e già tradotto. Il reading sarà accompagnato da un video realizzato da Massimiliano Bartolini.
Sabato 5 luglio 2014
ANNIBALE COVINI
Live performances
METAMORFOSI
Performance di danza Butoh, scritta e interpretata da Annibale Covini. In un intreccio spaziale realizzato mediante15 fili bianchi sospesi, il performer-larva tenta di imbozzolarsi; il dramma della chiusura verso le persone viene risolto con una bella risata!
“OVO”
Ovo è una rappresentazione inedita di teatro-danza, scritta ed interpretata da Annibale Covini e Sarah Banfi. Lo spazio si presenterà diviso in due parti: a sinistra una tela con un taglio verticale, a destra una donna su una sedia. La donna, in sintonia telepatica con l’uomo che sta dietro la tela, partorisce in un crescendo di emozioni. L’umano esce dalla tela e viene assistito con nenia e altro. Quell’umano potrebbe essere figlio, amante, padre, fratello o …alieno da sé.
Sabato 12 Luglio 2014
NICOLA FORNONI
Live Performance – l’abbraccio avverrà tra due corpi integralmente nudi
CORPOCONTROCORPO
Corpo, anatomia e forma. Collocabile all’interno di uno spazio. Seduto, in piedi, sdraiato. Due corpo si incontrano. Due esseri umani si abbracciano. Uno femminile e l’altro maschile su una sedia senza nulla addosso: nudo. Restano così, in quella posizione per ore. Si strofinano, petto contro petto. Corpo contro corpo. Viene proiettato un dialogo tra opposti in un’estetica modificata con anatomie l’una differente dall’altra, differenziandosi pure dalla normalità.
Corpocontrocorpo è una miscela di amore e accettazione dell’altro in modo intimo e naturale, senza privazioni e ipocrisie di razza. Accettare l’altro semplicemente come altro. Venirsi incontro sfatando le convinzioni che il corpo difettoso sia irrecuperabile e privo di potenzialità in ambito sentimentale.
2a MOSTRA DAL 19.07 – 23.08
Sam Punzina, Fulvio Martini, Alberto Gallingani, Loredana Catania, Mauro Molle, Alice Olimpia Attanasio, El Gato Chimney, Milena Sgambato, Sonia Ceccotti, Max Gasparini, Giacomo Rossi, Cinzia Pellin, Gabriele Talarico, Ilaria Del Monte, Denis Riva, Valerio Spisani, Jessica Rimondi, Luca Valotta, Stefano Perrone, Barbara Bonfilio, Dorian Rex
EVENTI COLLATERALI IN PROGRAMMA
Sabato 19 Luglio 2014
MASSIMILIANO MANIERI
Live performance e installazione
THE KEYBOARD
L’atto performativo consiste nel posizionamento del corpo umano ricoperto di tasti di computer fatti aderire al corpo nudo tramite speciali cere, quest’ultimo posto in posizione fetale al centro dell’installazione e circondato di luce fredda puntiforme, intorno si avranno gli 8 pannelli in polistirene estruso, anch’essi ricoperti di tasti. l fruitore accingendosi avrà così l’effetto di protuberanza del corpo in riflesso alla planimetria d’intorno. Vi sarà musica d’atmosfera diffusa durante l’atto performativo. L’intento concettuale è quello di indurre il visitatore a pensare il corpo umano più come difetto spaziale visivo, che come creatore dell’insieme. Installazione non calpestabile.
Sabato 26 Luglio 2014
CATERINA SQUILLACIOTI
Live performance
COME ANCORA NON SO
Come ancora non so. So solo che sono qui. Che ho un biglietto di sola andata. Voglio che il viaggio sia lento, che mi insegni a sentire meno le percosse dei ricordi che emergono. Se incontrassi il caos? Deciderò poi, nel cammino. Adesso so solo che sono qui, che ho urgenza di percorrere, di andare verso. Verso cosa? La libertà.
3a MOSTRA DAL 30.08 – 27.09
Nunzio Paci, Sergio Padovani, Alessandra Baldoni, Jara Marzulli, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Vincenzo Colella, Maurizio L’Altrella, Alessio Bolognesi, Gabriela Bodin, Ciro Palladino, Cristiano De Matteis, Massimo Festi, Vania Elettra Tam, Franco Donaggio, Ivan Lardschneider, Daniele Cestari, Filippo Manfroni, Marco Besana, Marcello Carrà, Ilaria Margutti
EVENTI COLLATERALI IN PROGRAMMA
Sabato 30 agosto 2014
PAOLA TURRONI, CARLO MONTI E GIANCARLO MARCALI
Live Performance con Videoproiezione
… ET NOS CEDAMUS AMORI
L’azione performativa di Paola Turroni e Carlo Monti (Progetto Neuma) nasce e si forma con un’installazione di Giancarlo Marcali.
L’amore e la sua voce che dura nel tempo, l’amore e la sua forza che supera i confini del tempo, l’amore e il suo profondo che nega i paradigmi.
La voce e le parole di Paola Turroni, la musica di Carlo Monti, l’arte di Giancarlo Marcali in un canto unisono che, come invocava Virgilio, cedono all’amore.
Sabato 6 settembre 2014
GIÒ LACEDRA E ROBERTO MILANI
Live Performance – Ideazione e cura: Giovanna Lacedra
L’ASPIRANTE
“L’Aspirante” Performance nasce da una riflessione sulla prevaricazione di genere – psicologica, intellettuale, economica, sessuale, fisica – usata sulle donne e subita da queste ultime, a tutt’oggi, in fragilissimo silenzio. È frutto di una mia personale reinterpretazione in chiave contemporanea della omonima poesia, scritta dalla Plath nell’autunno del 1962, subito dopo il fallimento del suo matrimonio con il poeta Ted Hughes. Quel blocco creativo e quella perdita di identità che l’avevano asserragliata e indotta ad una sorta di apnea depressiva, si tramutarono, in seguito alla separazione, in un getto inaspettato di versi e liriche. Quasi come se l’abbandono fosse, in certo qual mondo, un’emancipazione. Quell’autunno infatti Sylvia partorì la sua più celebre raccolta di poesie, “Ariel”, di cui L’Aspirante fa parte. “Sono una scrittrice geniale, ora lo so. Me lo sento, sto scrivendo le poesie più belle di tutta la mia vita, mi renderanno famosa…”, scrisse a sua madre il 16 ottobre 1962. Sentiva di essersi in qualche modo liberata da una violenza molto più sottile e affilata delle percosse. Una violenza intima, psicologica, emotiva e incessante. Quella di una quotidianità fatta di parole smarrite o acuminate. E in cui viveva una condizione di passiva sudditanza.
Sabato 13 settembre 2014
FRANCESCA FINI
Videoproiezione
MOTHER RYTHM
Si tratta di una videoinstallazione in cui l’artista indaga il rapporto con la propria madre. La videoinstallazione prevede la proiezione di un filmato sperimentale che ibrida i linguaggi del documentario di creazione, della videoarte e della performance. La storia della propria famiglia materna, raccontata per aneddoti leggendari che appartengono alla “mitologia” domestica, e il confronto con l’immagine della propria madre, innescano una riflessione che scava a fondo nel problema della costruzione dell’identità femminile. La videoinstallazione prevede l’esposizione degli artefatti creati appositamente e utilizzati nella videoperformance, come fossero i reperti di questo viaggio archeologico nella propria storia.
Sabato 20 Settembre 2014
MONA LISA TINA
Live Performance
BY TOUCHING YOU, I SEE
La performance proposta da Mona Lisa Tina tratta il tema dell’incomunicabilità. Il corpo, veicolo e strumento di contatto, si ritrova in questa azione blindato da una struttura rigida, che ne nega ogni minimo movimento verso l’Altro. Del resto, l’incomunicabilità non è che l’impossibilità di toccare l’Atro. Impossibilità di sfiorarlo, ascoltarlo, sentirlo, afferrarlo. Amarlo. L’incomunicabilità è il rovescio della relazione. È alienazione vera e propria. E allora un corpo nudo, serrato in una noce di mutismo, vivrà la cieca attesa dell’altro, per conoscere la propria libertà. Saranno gli spettatori a liberare la performer da quel guscio che la protegge e imprigiona. Il rito dello “svestimento liberatorio” avverrà dunque grazie all’Altro, per mano dell’Altro, per intervento dell’Altro. E le parole daranno voce ad una nuova fluidità: quella della condivisione.
Sabato 27 settembre 2014
STREAMCOLORS
Videoproiezione
The journey: Streamcolors Meets Ferrara
Dopo Matera e Maastricht, il terzo capitolo di questo progetto di nuovo storytelling artistico è dedicato a Ferrara. Un racconto all’interno di una fotografia ridipinta e inserita all’interno di una struttura tridimensionale da me ideata per muoversi, come in un videogioco, alla ricerca di nuovi punti di vista e suggestioni. Il tutto accompagnato da voci e musiche locali.
Murale Ferrara Sfiggy Fears
(La Location verrà annunciata poco prima della realizzazione)
Sfiggy affronta le sue paure sopra un muro dipinto, per esorcizzare quelle che ognuno prova nella vita reale. Nell’opera a quattro mani di Alessio Bolognesi e Cristiano De Matteis, Sfiggy si trova ad affrontare i propri demoni, che lo circondano e lo sovrastano. I due artisti affrontano quindi su muro il concetto di alienazione, quella che deriva dai propri blocchi, dalle difficoltà reali e dall’incapacità di affrontarli, arrivando al punto di trovarsene sopraffatti, vinti, schiacciati. E lo fanno in modo ironico, inserendo il personaggio icona di Alessio – Sfiggy appunto – in un contesto nuovo, in cui diverse tecniche murali si fondono fino alla sovrapposizione con la particolare tecnica pittorica che Cristiano usa nelle proprie opere.
…Perchè le paure si possono affrontare anche ridendoci sopra!
ALIENS
le forme alienanti del contemporaneo
Casa di Ludovico Ariosto
via Ludovico Ariosto, 67 Ferrara
7 giugno – 27 settembre 2014
inaugurazione, sabato 7 giugno ore 18.00
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it