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Da sabato 20 ottobre | Con Enrico Casularo al via la rassegna Le giornate del flauto antico e moderno 2018 a Palazzo Bonacossi di Ferrara

Articolo pubblicato il 19 Ottobre 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: < 1 minuto


Da: Conservatorio Frescobaldi Ferrara

Al via la quarta edizione della rassegna Le giornate del flauto antico e moderno, sabato 20 ottobre, organizzata dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara a Palazzo Bonacossi, in via Cisterna del Follo 5 (Ferrara). Alle ore 16 si terrà la conferenza “Il repertorio italiano per due e più flauti nel Settecento”, a cura di Enrico Casularo, docente di Flauto traversiere al Conservatorio di Roma.

Alle 17 seguirà concerto “Musiche del Settecento per più flauti” con Enrico Casularo e gli allievi del Conservatorio ‘Santa Cecilia’ di Roma (Valeria Desideri, Alessandro Cilona, Giulia Pedone – traversieri, Ulrike Pranter – violoncello barocco). “Le musiche proposte – spiega Gianni Lazzari, ideatore della rassegna insegnante di Flauto del Conservatorio ed esperto di storia e letteratura del flauto – sono una vera novità, frutto di ricerche mirate tanto negli archivi romani che in quelli del fondo fiorentino dei Lorena, conservati attualmente al Conservatorio di Genova”. Gli autori sono Roberto Valentini, Carlo Waidemann, Filippo Ruge, Mattias Stabinger. L’evento è a ingresso libero.

Gli appuntamenti proseguiranno venerdì 26 e sabato 27 ottobre con la masterclass al Conservatorio Frescobaldi di Domenico Alfano, primo flauto del Teatro Comunale di Bologna, mentre mercoledì 7 novembre si terrà la conferenza La musica rinascimentale per e con i flauti traversi” con Gianni Lazzari, e il concerto Musiche rinascimentali per e con i flauti (flauti moderni, allievi interni ed esterni preparati dal docente Lazzari). Molti altri appuntamenti arricchiranno la programmazione invernale, già consultabili sul sito www.consfe.it.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani