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Da oggi in Emilia-Romagna sanzioni pesantissime per i pescatori di frodo

Ufficio stampa Gruppo PD; Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Calvano e Zappaterra (PD): “All’effetto deterrente delle sanzioni più pesanti uniamo controlli più efficaci”.

“Con il voto favorevole dell’Assemblea Legislativa regionale che la legge comunitaria incasserà al termine della seduta convocata per oggi, 14 luglio, le promesse che avevamo fatto per colpire i pirati dei nostri canali diventano soluzioni concrete” annunciano Paolo Calvano e Marcella Zappaterra.

Tutte le sanzioni pecuniarie che colpiscono i pescatori di frodo vengono raddoppiate ed è finalmente introdotta la possibilità di procedere anche al sequestro amministrativo e alla confisca degli autoveicoli e dei natanti utilizzati, in aggiunta a quello, già previsto, degli strumenti e delle reti e ovviamente del pescato.

“Sono novità che abbiamo fortemente voluto e che avranno un effetto deterrente immediato” commentano i Consiglieri PD, che già dal loro insediamento avevano preso in mano la questione. Risale infatti a febbraio una risoluzione che Calvano e Zappaterra avevano presentato sollecitando queste misure contro la pesca di frodo, fenomeno odioso particolarmente sentito nel Ferrarese. Con l’odierna approvazione della legge comunitaria regionale (che annualmente recepisce nella fase discendente del diritto comunitario, le norme che incidono sulla legislazione regionale) si dà attuazione a quelle indicazioni.

“Puntiamo anche ad intensificare i controlli – sottolineano Calvano e Zappaterra – in particolare insieme al gruppo del PD sosteniamo che le competenze e le funzionalità della Polizia provinciale in materia di verifiche ambientali debbano essere salvaguardate e che il Corpo di Polizia Forestale non vada soppresso ma piuttosto riorganizzato”.

“Da oggi in Emilia-Romagna, per agevolare i pescatori sportivi e gli appassionati, sarà permesso – ne danno notizia Calvano e Zappaterra – l’utilizzo di esche di pesce non vivo porzionato, come tradizionalmente si è sempre usato fare lungo la rete fluviale delle nostre terre”.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)