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Da mercoledì 11 aprile al 2 maggio | Il Conservatorio a Palazzo Crema. Si inaugura mercoledì a Ferrara con l’arpista Elena Menegatti

Da ufficio stampa Conservatorio Ferrara Press

Per il secondo anno consecutivo lo Spazio Crema apre le porte agli studenti del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, con tre concerti che si svolgeranno a Palazzo Crema, in via Cairoli 13 tra aprile e maggio. Il ciclo di appuntamenti musicali inizia mercoledì 11 aprile alle ore 17 (ingresso libero) con un concerto incentrato sull’arpa, il più antico strumento a corde in cui è racchiuso il fascino di migliaia di anni, e la cui origine si perde nei secoli.
Spetta a Elena Menegatti, allieva al nono anno del Conservatorio Frescobaldi (docente Antonella Ciccozzi) eseguire per l’occasione musiche di Johann Sebastian Bach, Louis Spohr (Fantasie op. 35), Jacques de La Presle (Le Jardin Mouillé) e Gabriel Fauré (Impromptu op. 86), in un recital all’arpa che spaziadal ‘700 all’inizio del ‘900. Fatta eccezione della Suite n. 1 di Bach BWV996, per liuto, il resto delle composizioni proviene da un repertorio originale per arpa.
L’idea della rassegnanasce da un lato per incentivarein città le esibizioni degli allievi del Conservatorio, ancora in corso o appena diplomati, dall’altro per far scoprire alla cittadinanza il loro talento attraverso i brani di differenti compositori che hanno segnato indelebilmente la storia della musica. Come nello spirito stesso del Conservatorio, la rassegna musicale coinvolgerà anche alcuni docenti, che attraverso la loro professionalità spiegheranno le opere in programma, per farle scoprire ai neofiti e al contempo regalare alcune curiosità ai più esperti. Inizio concerti alle ore 17, ingresso libero (info@fondazionecarife.it).

Il prossimo appuntamento in programma sarà mercoledì 18 aprile con focus sullaMusica da Camera con F. De Fossa, Quartetto op. 19 n. 3 eseguito dagli allievi della classe della docente Laura Pontecorvo Maria Galetta, violino, Maria Cecilia Rinaldi, violoncello, Piergiacomo Buso e Luca Zavarise, chitarre, L. van Beethoven, Serenata op. 25, eseguito da Eloisa Ferrari, flauto, Marcella Mammone, violino, e Giuliana La Rosa, viola, F. Gragnani, Quartetto op. 8, eseguito da Ilaria Ferrari, clarinetto, Maria Galetta, violino, Piergiacomo Buso, Luca Zavarise, chitarre. La rassegna si concludemercoledì 2 maggio a Palazzo Crema coni quartetti d’archidella classe del docente Luca BellentaniMatilde Poli e Francesca Benvenuti, violini, Valentina Franzaroli, viola, Cecilia Rinaldi, violoncello per W. A. Mozart, Quartetto in do maggiore K. 157, con Carlotta Travaglini e Gianmarco Pavone, violini, Jacopo Ferri, viola, e Alessandro Malavasi, violoncello,per W. A. Mozart, Quartetto in re minore K. 421, e infine Giulio Signorile e Giulia Perpich, violini, Marta Fergnani, viola, e Alessandro Malavasi, violoncello, che eseguiranno L. Van Beethoven con Quartetto in re maggiore op. 18 n. 3.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)