Da Ferrara a Israele: domenica 11 un convegno su “Gli ebrei italiani e il sionismo”
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da: Ufficio Stampa Fondazione Meis
Domenica 11 dicembre, a partire dalle 11.00, presso la Sala dei Comuni del Castello Estense di Ferrara si terrà il convegno “Gli ebrei italiani e il sionismo: tra ricerca storica e testimonianze”, promosso dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS, per indagare i rapporti tra gli ebrei italiani e il sionismo politico, coniato a fine Ottocento dal giornalista ungherese Theodor Herzl.
Herzl visitò Ferrara nel 1904 per incontrarvi i primi italiani che avevano aderito al suo movimento in senso filantropico, ovvero teso a trovare una soluzione per gli ebrei dell’Europa dell’Est che subivano forti persecuzioni. Ad accoglierlo in città fu l’avvocato trentacinquenne Felice Ravenna, figlio di Leone, che accompagnò poi Herzl nei suoi appuntamenti romani con il re Vittorio Emanuele III e con Papa Pio X. Dal 1901 Ravenna presiedeva la Federazione Sionistica Italiana, nata proprio a Ferrara e alla quale fu data nuova vita dopo la Prima guerra mondiale, nel 1918.
Gli ebrei italiani che abbracciarono queste idee, sentendosi “liberi e felici” sul suolo italiano, si mobilitarono in favore di un rifugio in terra d’Israele per gli ebrei perseguitati di altri paesi. Più tardi, tuttavia, con l’ascesa del fascismo e con le leggi antiebraiche del 1938, l’idea di emigrare in Palestina per sionismo calzò anche le nuove esigenze degli ebrei italiani. Il primo a partire fu, nel 1927, il romano Enzo Sereni. Catturato dai tedeschi in Toscana nel 1943, quando tentò di paracadutarsi sulle linee nemiche in aiuto degli ebrei italiani, Sereni è considerato un eroe di Israele.
Il convegno di domani, modulato tra ricerca storica e testimonianze, vede la partecipazione di Gabriela Padovano – Ravenna, nipote di Felice Ravenna, e di Israel Corrado De Benedetti, ebreo ferrarese che si trasferì in un Kibbuz, dopo aver sperimentato, nel novembre del 1943, l’arresto e l’incarcerazione a Ferrara.
Ad aprire il simposio il Presidente del MEIS, Dario Disegni. Tra gli storici presenti, Manuela Consonni, Direttore del Centro Internazionale Vidal Sassoon per lo Studio dell’Antisemitismo presso l’Università Ebraica di Gerusalemme, Alberto Cavaglion, dell’Università degli Studi di Firenze, Michele Sarfatti, studioso del periodo fascista, e il Direttore del MEIS, Simonetta Della Seta.
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