Da Assemblea legislativa ok a legge su valorizzazione ‘Case persone illustri’, Costa (Pd), “finalmente si tutelano luoghi dove celebrità hanno vissuto e operato”. Marchetti (Pd), “Provvedimento che aiuterà la promozione culturale dei territori anche in chiave turistica”
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Bologna, 13 gennaio – Riconoscere e valorizzare le abitazioni e gli studi delle persone illustri vissute in Emilia-Romagna: esponenti della cultura, della politica, della scienza, dell’arte e personalità che hanno segnato la storia di questa regione e del mondo. È l’obiettivo della legge della Giunta sulle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” approvata oggi dall’Assemblea legislativa. “E’ un provvedimento – spiega il relatore di maggioranza del Pd, Andrea Costa – che va nella direzione di mettere in custodia i luoghi nei quali è conservato il patrimonio artistico e culturale di chi ha dato lustro alla nostra regione e che potrebbe rischiare di finire nel dimenticatoio, perché non sufficientemente fruito o valorizzato per mancanza di fondi”. In Emilia-Romagna, infatti, sono vissute e hanno operato quasi un centinaio di personalità illustri come Giuseppe Verdi, Luciano Pavarotti, i Fratelli Cervi, Antonio Ligabue, Arturo Toscanini, Lucio Dalla, Enzo Ferrari, Giorgio Morandi, Giosuè Carducci, Guglielmo Marconi, Ludovico Ariosto, Gioacchino Rossini, Anita e Giuseppe Garibaldi, Giosuè Carducci, Federico Fellini, Giovanni Pascoli, Aurelio Saffi, Tonino Guerra, Giovannino Guareschi e tanti altri. Oggi la discussione in Aula ha dato vita, grazie a emendamenti bipartisan, a una legge – spiega Costa – “più inclusiva”. “Abbiamo stabilito – approfondisce – : una premialità per le case di persone illustri che presenteranno progetti con la collaborazione degli enti locali; di valorizzare i luoghi abitati dai premi Nobel dell’Emilia-Romagna, come Guglielmo Marconi; e, infine, il riconoscimento di case e luoghi di persone illustri anche solo dedicati alla valorizzazione della loro opera, come Casa Artusi”. “La legge – sottolinea Costa – ha obiettivi molto importanti, di conseguenza ci devono essere stanziamenti per darle gambe. Per questo, abbiamo presentato un ordine del giorno che chiede alla Giunta di dedicare nel Bilancio risorse congrue per realizzare quanti più progetti saranno presentati nei territori”. “Si tratta di un disegno di legge proposto dalla Giunta che vuole sostenere, anche economicamente, un ricco patrimonio culturale, storico e identitario presente nella nostra regione. Un patrimonio che andrà visto anche nell’ottica di rilancio del turismo” sottolinea la presidente della commissione Cultura, Francesca Marchetti. “La legge – conferma Costa -, potrebbe introdurre un nuovo indotto turistico, si può costruire una rete delle case delle persone celebri. Abbiamo infatti presentato un emendamento, approvato a seguito del confronto con i soggetti responsabili di questi luoghi e con l’associazione nazionale Case della memoria, che incentiva la collaborazione e la costituzione di reti tra case di personaggi illustri del territorio nazionale che magari insistono sullo stesso territorio e possono creare un itinerario di visite e iniziative: in questo caso è prevista una premialità”. Costa spiega in che modo la legge sosterrà le case delle persone illustri. “La legge finanzierà due linee di intervento, una in conto capitale, per manutenzioni, restauri, interventi strutturali e una in conto corrente, per la valorizzazione e promozione del patrimonio artistico e la sua messa a fruizione del pubblico: mostre, eventi, studi, catalogazione, digitalizzazione, organizzazione di eventi”. I soldi saranno assegnati attraverso bandi che usciranno annualmente. I soggetti che hanno la custodia di questi luoghi sono diversi: istituzioni, eredi, fondazioni e associazioni e i fondi verranno assegnati direttamente a loro”. Per poter partecipare al bando, però, dovranno prima fare domanda per essere iscritti all’elenco delle “Case e studi degli illustri dell’Emilia-Romagna” e sarà la Regione a decidere. “Con questa legge – conclude Marchetti – vogliamo impedire che vada perso un grande patrimonio regionale da valorizzare con risorse e con lo sviluppo di percorsi culturali dedicati ai territori. In Emilia-Romagna ogni giorno ci impegniamo affinché il sistema pubblico possa tutelare la memoria e i luoghi della cultura siano custoditi, preservati e tramandati e soprattutto aperti al pubblico”.
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