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Da: Organizzatori

Rinoceronti ed Elefanti vittime del bracconaggio: l’oro bianco nell’economia mondiale

Sala Arengo – Comune di Ferrara
sabato 1 ottobre 2016 ore 11.00
Museo civico Storia Naturale ore 16

Nella stupenda cornice della sala dell’Arengo presso il Comune di Ferrara si è svolta la conferenza dibattito sul tema del bracconaggio dei grandi animali africani. Inserito nel Programma Off del Festival di Internazionale​ giunto alla decima edizione, una buona partecipazione di pubblico ha accolto con piacere i quattro relatori, che hanno dimostrato la competenza di chi opera con tutto se stesso e una forte capacità di intrecciare i diversi temi per trasmettere non solo il valore sociale del loro lavoro, ma anche le problematiche politiche che il bracconaggio comporta. Dopo i saluti istituzionali da parte di Stefano Mazzotti​, direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, un video documentario con alcuni aspetti cruenti introduce il dibattito mostrando al pubblico una realtà crudele, con impatto ambientale distruttivo sulla biodiversità. Vincenzo Venuto​, Biologo conduttore televisivo, moderatore del dibattito introduce i relatori, non senza intervenire con importanti contributi partecipando attivamente al dibattito. Spesso attivo sul campo e realizzatore di importanti documentari a sostegno della causa e della natura per diverse televisioni. Davide Bomben​, Presidente AIEA Training Director AFGA e PPA ha esposto soprattutto le problematiche dell’azione in prima linea, sul territorio. Il rapporto che si crea tra formatore di Guardie Antibracconaggio e le popolazioni, gli animali e il territorio. Difficile procedere e vincere con avversari come bracconieri, spesso muniti dell’ultima tecnologia in campo militare. Elisabetta Pratesi​, Direttrice Conservazione WWF Italia e Scrittrice ci ha portato numeri e statistiche che permettono di inquadrare il fenomeno bracconaggio non solo nel contesto africano. Le decisioni dei governi mondiali sia nella politica che nel mondo della criminalità organizzata fanno di questo fenomeno una piaga che crea talvolta stili comportamentali, nell’animale-uomo, che sono difficili da sradicare. Importanti riferimenti anche al’Italia e all’Europa in genere. Alessandra Soresina​, Biologa scrittrice e fotografa attiva sul campo su diversi progetti, ha portato esempi a largo spettro, evidenziando in particolare le differenti modalità di intervento dei diversi stati africani. Importanti riferimenti alle conseguenze dell’intervento umano in diversi ambiti, cifre agghiaccianti che portano verso l’estinzione non solo le specie maggiori. Tra gli argomenti trattati da tutti emergono l’uso assurdo delle polveri prodotte dai corni di rinoceronte, soprattutto per il taglio della cocaina, la qualità della vita, la carenza di lavoro, la scarsità economica delle popolazioni dei territori coinvolti. I valori etici ed economici fanno di questo mercato una delle reti criminali più vaste nel mondo, che va da manager cinesi a gruppi terroristici internazionali.

La mattina finisce con il rimando al Museo di Storia Naturale per approfondimenti sulle specifiche attività dei relatori e soprattutto confronto con i grandi e piccoli cetacei che vengono cacciati, sterminati dall’uomo per gli stessi futili motivi dei giganti di terra. Stefano Mazzotti​ ci guida così in un viaggio in mare, tra suoni e mammiferi incredibili, commentando la mostra “Pesci no grazie, siamo mammiferi “ e guidando il pubblico per le sale del mueso. Sempre al museo sono stati presentati i testi naturalistici di Davide Bomben e Alessandra Soresina, oltre alle magliette dell’iniziativa che possono essere comprate anche online per sostenere la divulgazione di queste tematiche, Crimine Selvaggio e altre attività delle associazioni coinvolte. Il saluto finale è un impegno a proseguire, con riferimento specifico a situazioni formative. E’ infatti questo il punto in comune tra tutti i convenuti: la cultura, la conoscenza sono alla base di un possibile miglioramento di un mondo dove è l’uomo la causa della sesta estinzione di massa.

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