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Crematorio, sottoscritto il contratto per il secondo forno

Articolo pubblicato il 5 Febbraio 2021, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

CREMATORIO, SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO PER IL SECONDO FORNO
L’impianto sarà costruito negli stabilimenti e poi trasportato e
installato al Giardino della Cremazione

L’amministratore unico della società Gecim, Silvia Buzzoni, ha
sottoscritto con Officine Meccaniche Ciroldi Spa, che si è aggiudicato
l’appalto, il contratto relativo alla realizzazione della seconda linea
di cremazione al Giardino della Cremazione di Copparo.
Dopo la procedura di gara, seguita dal responsabile tecnico della
società, Venerio Rovetti, in qualità di Rup, e l’aggiudicazione
definitiva, prima non efficace poi efficace, si è giunti ora alla
stipula del contratto e alla consegna della fornitura, oltre che al
contestuale affidamento del ruolo di direttore esecutivo del contratto a
Edi Massarenti.
L’impianto verrà costruito negli stabilimenti del fornitore e poi
trasportato, assemblato e installato nel complesso di via Certosa. Il
termine per completare la fornitura è indicato in 74 giorni naturali
consecutivi dalla firma del verbale di consegna lavori: l’opera verrà
eseguita mantenendo in funzione la prima linea, dunque senza
interruzione del servizio. L’appaltatore inoltre dovrà fornire, da
contratto, la manutenzione, ordinaria e straordinaria, per trentotto
mesi dall’avvio dell’impianto.
«Abbiamo portato a conclusione un percorso molto importante – afferma
Silvia Buzzoni -. La seconda linea rappresenta infatti un passo decisivo
e segna un cambiamento positivo per la società e tutti i Comuni soci,
per i dipendenti e per l’organizzazione del lavoro. La nuova struttura
permetterà infatti di dare continuità al servizio, sia durante i periodi
di manutenzione programmati sia in caso di rotture o malfunzionamenti
imprevisti dell’esistente, e garantirà il mantenimento di alti standard
di funzionamento dell’impianto».

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani