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CPIA di Ferrara vince progetto europeo sull’alfabetizzazione digitale

Articolo pubblicato il 16 Gennaio 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ufficio Stampa CPIA Ferrara

Il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti -, scuola statale con sede centrale a Ferrara e sedi decentrate a Cento, Codigoro e Portomaggiore – si è collocato al secondo posto nella graduatoria delle sei assegnazioni di Fondi PON del programma 2014-2020.
Il 10 gennaio scorso l’Autorità di Gestione ha comunicato l’assegnazione di circa 50.000 euro al progetto Inform@ti, presentato nel 2018 dalla scuola nell’ambito dei “Progetti per il potenziamento delle competenze delle adulte e degli adulti iscritti presso i CPIA”. Il progetto prevede la realizzazione, in tutte e quattro le sedi, di corsi dedicati all’alfabetizzazione digitale per l’accesso ai servizi pubblici online.
Obiettivo dichiarato è quello di mettere in grado l’utenza più debole, come anziani, giovani in abbandono scolastico o stranieri, di avere accesso autonomamente ai servizi pubblici online, dall’anagrafe alle Poste, dall’Inps all’Asl.
Il PON è il Programma Operativo Nazionale del Ministero dell’Istruzione, finanziato coi Fondi strutturali europei. Grazie a questi fondi l’utenza adulta potrà trovare nel Cpia la sede in cui fare la formazione digitale gratuita.
Il PON contribuisce all’attuazione della Strategia UE 2020 volta a condurre l’Europa fuori dalla crisi, colmando le lacune dell’attuale modello di crescita. In tale direzione il PON “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” sostiene l’obiettivo di ridurre l’abbandono scolastico, di innalzare i livelli di istruzione, di favorire processi per l’invecchiamento attivo della popolazione e di contrastare i divari territoriali. Viene rafforzato il concetto di scuola “aperta” al territorio di riferimento, che preveda attività non solo rivolte agli studenti, ma anche alla cittadinanza, trasformandosi in un vero e proprio “centro civico” in grado di erogare attività didattiche, ricreative, sportive, sociali.
Le info sulle modalità di attuazione dei corsi saranno via via comunicate attraverso adeguata pubblicità.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani