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da: ufficio stampa Lega ER

COVID, BERGAMINI (LEGA ER) ATTACCA LA REGIONE: “VACCINO ANTINFLUENZALE, DOSI INSUFFICIENTI: DOVE SONO FINITE QUELLE PROMESSE DA DONINI?”
BOLOGNA, 6 NOV – “Le dosi di vaccino non sono sufficienti a soddisfare il reale fabbisogno. Le farmacie ne sono ancora sprovviste.  Negli anni precedenti già nel mese di settembre le scorte erano disponibili e quest’anno, a maggior ragione, i vaccini avrebbero dovuto essere disponibili ancora prima. Dove sono, quindi, le dosi promesse dall’assessore Donini? La Giunta faccia chiarezza e ci dica se la situazione denunciata dai sanitari risponde al vero”. E’ quanto chiedono i consiglieri regionali della Lega Valentina Stragliati, prima firmataria, Daniele Marchetti, Simone Pelloni e Fabio Bergamini, che hanno depositato un’interrogazione per sapere “quando saranno disponibili tutte le dosi previste e quante saranno” oltre a “quali sono le diverse tipologie di vaccino antinfluenzale nella disponibilità del servizio sanitario, quali differenze intercorrono tra le varie tipologie e quante di queste sono state previste”.
Nell’atto ispettivo i consiglieri della commissione regionale Sanità fanno riferimento alla commissione assembleare dello scorso 20 ottobre, quando l’assessore Raffaele Donini aveva snocciolato i dati, informando che  “l’Emilia-Romagna ha vaccinato l’anno scorso 850.000 persone ed avrebbe avuto la disponibilità di un milione di dosi di vaccino mentre quest’anno a disposizione della sanità pubblica vi sarebbero 1.400.000 dosi di vaccini”. Dosi che, aveva avvertito, non sarebbero state immesse nel sistema sanitario contemporaneamente: dopo un avvio ad inizio mese con circa 250 mila dosi utilizzate si sarebbe dovuta  attendere  la prima settimana di novembre per l’arrivo delle successive dosi mancanti.
“Ad oggi, però, medici, pediatri e farmacisti lamentano la mancanza di vaccini e di informazioni circa le forniture” hanno spiegato i leghisti. “Da giugno abbiamo assistito a una campagna serrata per raccomandare la vaccinazione per l’influenza, per evitare il picco contemporaneo a quello del Covid 19 e mettersi quindi al riparo dalla confusione generata dai sintomi così simili” hanno concluso gli esponenti del Carroccio sottolineando l’assoluta necessità di “dare una data certa per l’approvvigionamento delle dosi del vaccino antinfluenzale”
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