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Costa e Zappaterra (Pd): “Dire sì al Mes significa avere 2 miliardi di euro da investire per la sanità dell’Emilia-Romagna”

Articolo pubblicato il 29 Luglio 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ufficio Stampa Gruppo PD

 

Approvato ordine del giorno a prima firma Costa (Pd). L’Emilia-Romagna-è la prima regione a deliberare sull’argomento,

 

È a prima firma del consigliere regionale Pd Andrea Costa l’ordine del giorno votato ieri, collegato all’Assestamento di Bilancio, durante il consiglio regionale. Dall’Emilia-Romagna, regione che vanta una delle sanità migliori d’Italia e prima a deliberare sull’argomento, arriva, quindi, un appello affinché l’Italia non rinunci a 36 miliardi dell’Europa. “Con la pandemia è apparso chiaro a tutti il valore assoluto di un servizio sanitario pubblico, universale, all’altezza delle sfide. In Emilia-Romagna il sistema ha retto, nonostante qui il virus abbia colpito con violenza estrema. Ma proprio perché questa Regione, con tutte le sue persone, è da sempre in tensione verso l’orizzonte del miglioramento, vogliamo vivere l’eccellenza non come un approdo ma piuttosto come un trampolino verso riforme che possano spingerci a rispondere positivamente alle nuove e future esigenze – continua Costa -. Cosa fare con quelle risorse? Puntare su una sanità di prossimità accessibile a tutti, potenziare gli ambulatori dei medici di medicina generale creando vere e proprie équipe territoriali, investendo nell’informatica per collegare meglio ospedali e rete del territorio, rafforzare la dotazione strumentale dei nostri ospedali. La strada davanti a noi è chiara e vorremmo sottrarre le valutazioni sull’opportunità di utilizzare oppure no il MES al dibattito volutamente ideologico, agganciandolo piuttosto alla sua reale efficacia delineando con grande senso pratico quali nuove opportunità garantirebbe per i cittadini emiliano-romagnoli. In questo c’è una responsabilità collettiva: tocca ad ogni rappresentante delle Istituzioni diffondere giusta informazione su questo argomento e spiegare correttamente ai cittadini cosa si potrà fare per la cura delle persone con quelle persone e cosa non si potrà fare rinunciandovi”.

A rafforzare questa posizione è la Capogruppo Pd in Consiglio regionale, Marcella Zappaterra. “Con il MES l’Italia avrebbe a disposizione 36 miliardi di euro a tasso 0. Una condizione che non si è mai realizzata e mai si realizzerebbe in altro modo e in un altro contesto. Tutte risorse da spendere per rafforzare il nostro sistema sanitario, dare migliori servizi ai cittadini, farli sentire più sicuri. Per l’Emilia-Romagna si stimano risorse per 2-3 miliardi: sappiamo come spenderli. Siamo convinti che vadano investiti per la sanità di prossimità, per rendere più fruibili prestazioni e servizi vicino a chi ne ha bisogno, per qualificare e aumentare il personale”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani