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Cosmic Strips, dal 17 ottobre al 10 gennaio la pop art di Giancarlo Montuschi all’Alchimia di Ferrara

Articolo pubblicato il 8 Ottobre 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti


da: organizzatori

Gli affascinanti spazi espositivi dell’Alchimia r&b di Via Borgo dei Leoni 122, a Ferrara, ospitano “Cosmic Strips”, mostra personale di pittura di Giancarlo Montuschi a cura di Barbara Vincenzi e Angelo Andriuolo. L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, è in collaborazione con Ars Imago Dei. Sabato 17 ottobre, alle ore 17,30, l’inaugurazione alla presenza dell’artista e dei curatori.

La mostra:
L’arte di Giancarlo Montuschi sbarca a settembre all’Alchimia r&b, un palazzo quattrocentesco nel cuore di Ferrara mirabilmente recuperato e adibito a sede espositiva e room & breakfast.
“Cosmic strips” comprende le opere recenti dell’artista tosco-romagnolo, selezionate dal progetto “Future in the Past”, una serie sviluppata dal noto pittore negli ultimi due anni e legata al mondo dei fumetti e della fantascienza.
“Future in the Past” è una indagine sulle generazioni pre-pop, quelle precedenti alla Seconda Guerra Mondiale. Come immaginavano il futuro i terrestri dagli anni Venti ai Cinquanta? Cosa non si è avverato rispetto alle congetture di quel periodo? Montuschi riflette su questi aspetti inserendo i personaggi dei comics in ambientazioni ibride.
Il visitatore ritroverà le figure più disparate – da Mandrake a Snoopy, da Superman a Geppo, da Betty Boop ai personaggi Disney, fino ai Beatles di “Yellow Submarine” – inserite in scenari che ricordano quelli del primo Novecento e allo stesso tempo quelli del celebre Pianeta Blu montuschiano.
«In questa esposizione – spiega la co-curatrice Barbara Vincenzi – accanto a evidenti influenze pop, derivanti dai suoi esordi faentini, le opere di Montuschi rivelano un linguaggio ludico, magico e incantato: supereroi provenienti dalle strisce dei fumetti degli anni Sessanta s’integrano in modo inedito ad atmosfere cosmiche ed esoteriche, un “luogo“ dove tutto è possibile, dove i colori accesi e brillanti proiettano lo spettatore in una riflessione tra un passato e futuro, quasi volendo esorcizzare il mondo reale in maniera giocosa, camuffando verità in forme fiabesche».
L’ennesimo appuntamento espositivo di prestigio per il pittore tosco-romagnolo, che dall’inizio del 2015 ha portato la sua nuova produzione nelle principali città d’arte italiane, riscuotendo ovunque successo di pubblico e critica.
Una tappa, quella ferrarese, che rafforza il ruolo di primo piano dell’artista nel panorama pop nazionale.
L’artista:
Giancarlo Montuschi è nato nel 1952 a Faenza (RA). Ha studiato al Liceo Artistico di Bologna e frequentato l’Accademia di Belle Arti prima nel capoluogo emiliano e quindi a Ravenna. Nel 1976 gli viene assegnata la cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Sansepolcro (AR), decide così di trasferirsi nella Valtiberina toscana, dove tutt’oggi vive e lavora nel suo atelier di San Leo di Anghiari (AR).
La ricerca di Montuschi abbraccia varie tecniche e muove dalla pop art e dai linguaggi post-pop del secondo Novecento per affrontare negli anni argomenti alchemico-esoterici, temi ludici, cicli diversificati come quelli legati a miti, animali, letteratura, comics e musica.
Dal 1972 espone regolarmente e con successo di pubblico e critica in Italia e all’estero. La sua partecipazione a premi e fiere internazionali riscuote sempre – sia in ambito pittorico, sia in quello della scultura in ceramica – i più ampi consensi.
Musei e fondazioni italiane conservano sue opere. Lavora stabilmente con prestigiose gallerie italiane e con una galleria americana di Chicago.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani