“È così buono che lo porterei a casa!”, è quello che si pensa spesso al ristorante di fronte a un piatto ordinato, magari per assaggiare una nuova proposta del giorno o perché c’è ancora un posticino da occupare, ma poi non finito. Sempre più persone chiedono di poter portare a casa ciò che non consumano durante i pasti fuori casa, ma ancora molti si sentono in imbarazzo nel farlo, eppure in questo modo si riducono lo spreco alimentare e la produzione di rifiuti.
A Ferrara – dal 2004 aderente al progetto Last Minute Market del professor Segrè – un gruppo di ristoratori e produttori di beni alimentari ha deciso che valeva la pena fare un passo in più, promuovendo loro stessi la possibilità di portarsi a casa una vaschetta con ciò che i clienti non consumano presso i loro esercizi. A lanciare l’idea e a mettere in rete tutti gli aderenti l’associazione ferrarese Officina Dinamica, da sempre attiva nella sensibilizzazione alla lotta contro lo spreco: così è nato ‘RistoriaAmo. Ristoranti a spreco zero’, spin-off di ‘AvanziAmo’.
Ieri mattina nella Sala dell’Arengo della residenza municipale è stata presentata la squadra di questi pionieri, undici come nel calcio: La Casona; 381 storie da gustare; Al Frattino; il Fuori Porta; Il Sorpasso; In Boccio; Orsatti 1860; il VenTo di supa; la pasticceria ristorante Europa; Salani Forno Valentino e l’azienda agricola e circolo culturale Al Boattino.
“Siamo orgogliosi di presentarvi quelli che noi chiamiamo ‘i magnifici undici’: è un risultato per nulla scontato. In altre città si fa moltissima fatica ed è un traguardo arrivare a dieci”, ha detto in apertura Roberta Lazzarini, vicepresidente di Officina Dinamica e coordinatrice di RistoriAmo: “ora diventeranno loro stessi un veicolo di sensibilizzazione contro lo spreco”.
L’assessora all’ambiente del Comune di Ferrara Caterina Ferri ha ringraziato tutti gli esercizi e tutti i partner aderenti all’iniziativa, un “ottimo esempio di sinergia” fra istituzioni, privati e associazioni. Un altro valore aggiunto di RistoriAmo, infatti, è la collaborazione anche del Comune di Ferrara e dell’Ausl, oltre al sostegno di Hera, Arci, Cna Ferrara e di Ilip, l’azienda produttrice di materie plastiche che fornisce le vaschette salva cibo. Un vero e proprio “circolo virtuoso”, come ha sottolineato l’assessore all’economia solidale Luca Vaccari, complimentandosi con chi ha deciso di scommettere su questa iniziativa fin dall’inizio e augurandosi che la squadra si allarghi sempre più. L’amministrazione riconosce l’impegno alla sostenibilità ambientale degli aderenti con una riduzione sulla Tari. Per ora è una quota uguale per tutti ma più avanti, se il progetto prenderà piede, le riduzioni saranno tarate e personalizzate.
L’Ausl ha invece fornito “informazioni agli operatori su come confezionare il cibo e le indicazioni che verranno date al cliente su come gestire il cibo portato a casa, per fare in modo che non diventi poi un rifiuto a casa loro”, ha spiegato la dottoressa Saletti del dipartimento di Sanità pubblica.
Un circolo virtuoso positivo che si chiude grazie alla partecipazione di Ilip: “Le vaschette salva cibo che forniamo sono avviabili alla raccolta differenziata della plastica e sono fatte esse stesse per l’80% di materiale plastico riciclato”, ha affermato Riccardo Pianesani, “l’azienda è felice di partecipare, anche per contrastare lo stereotipo del produttore di materie plastiche come inquinatore senza scrupoli”.
A questo punto vi chiederete come funziona RistoriAmo. Presto detto: Officina Dinamica fornisce agli undici aderenti le vaschette salva cibo con le indicazioni dalla Ausl di Ferrara e tutto il materiale informativo per i clienti, oltre a una sorta di co-redazione diffusa che pubblica notizie ed eventi sulla pagina fb del progetto. I locali a loro volta offrono ai propri clienti – anche senza che questi ne facciano richiesta – le vaschette per confezionare il cibo che potranno portare a casa.
Non vi resta che cercare sui tavoli il totem con il motto “Così buone che…ti finisco a casa”.
Maggiori info sulla pagina fb Ristoriamo
