Cosa succede se hai 11 anni e visiti Artefiera?
Tempo di lettura: 2 minuti
Da organizzatori
L’arte vissuta in prima persona, riducendo al minimo i filtri, esplorando i sentieri che si affacciano spontaneamente.
Questo è il metodo che gli studenti della 1E delle Scuola Dante Alighieri di Ferrara hanno deciso di adottare per andare a vedere la fiera d’arte di Bologna: erano curiosi di capire questa cosa strana di cui continuava a parlare la loro professoressa. Del resto, se ti capita di avere Maria Livia Brunelli come prof, qualche curiosità di capire da dove sia sbucata…ti viene!
Eccoli quindi questa frotta di undicenni variopinti ed entusiasti al seguito di una appassionata guida in un mondo ormai per loro mitologico.
Hanno voluto che rimanesse traccia dell’impresa filmando il tutto.
“Subito dopo che mi sono laureata ho pensato che l’arte dovesse fuggire dalla sua torre d’avorio elitaria e rifugiarsi tra la gente. Per questo ho sempre insegnato, dalle specializzazioni ai master, delle università ai licei. Per questo ho aperto una casa-galleria, dove gli sconosciuti possono suonare al campanello e appassionarsi all’arte attraverso guide esperte. Insegnare l’arte fin dalla più giovane età è un impegno massacrante, ma è l’unico modo, a mio parere, per far capire la più grande risorsa che abbiamo a disposizione, spirituale ma anche economica, ed è il nostro patrimonio. E solo lavorando per valorizzarlo e promuoverlo, tutti insieme, fin dalle scuole, può diventare anche un’opportunità occupazionale. Perché i paesi emergenti saranno sempre più alla ricerca delle radici della cultura europea, e solo investendo nel turismo culturale potremmo sfruttare questa nostra grande opportunità. Ma bisogna educare a capire i nostri tesori fin dalla scuola.
Questo video è stato interamente ideato, girato e realizzato da loro (ormai hanno competenze mediatiche di tutto rispetto); i ragazzi hanno solo commissionato e demandato ad alcuni genitori alcune parti tecniche, ma sapendo esattamente cosa chiedere. Posso solo aggiungere che sono estremamente orgogliosa del loro lavoro, e fiera della passione che sono riuscita a trasmettergli”.
Questo è il risultato delle loro gesta.
https://www.youtube.com/watch?v=BKo3RbWhozg&feature=youtu.be&utm_source=newsletter_106&utm_medium=email&utm_campaign=cosa-succede-se-hai-11-anni-e-visiti-artefiera

Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani