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Ferrara film corto festival

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Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 04-04-2019.
«Chi ha concluso il nostro corso da barman ha un attestato e competenze nuove da spendere, già in vista della stagione estiva». A dirlo sono gli organizzatori del corso per i nuovi baristi finanziato dal Comune, nell’ambito del progetto “Form Impresa”, e che ha visto la partecipazione di 16 iscritti. «I partecipanti – hanno spiegato il direttore di Ial Emilia-Romagna di Ferrara, Enrico Benati e il docente del corso, Anchille Speranza – sono stati molto collaborativi. Partivano da livelli diversi, poiché alcuni di loro già operano in attività di somministrazione di bevande, ma anche per chi è partito da zero si sono raggiunti dei livelli che permettono di iniziare ad operare nel settore. Magari durante la prossima stagione estiva, nelle strutture ricettive». Questo era, del resto, l’obiettivo di “Form Impresa”: riscoprire mansioni dove è difficile trovare personale qualificato e permettere anche a chi è uscito anzitempo dal mercato del lavoro (o cerca una prima occupazione) di avere nuove carte da poter giocare. «Abbiamo finanziato, in questo anno “zero” per la formazione professionale, corsi per preparare i nuovi panificatori, pizzaioli, barman, esperti di social media-marketing, finanziando inoltre i patentini per i saldatori – dice il sindaco Fabio Bergamini –. Gli iscritti ai vari corsi sono stati molti e quello che più ha colpito, alla fine di ogni percorso, è stato il grande entusiasmo e la voglia di mostrare alla commissione che li ha valutati le competenze acquisite». E’ stato così anche per i quindici neo-barman, seguiti da Achille Speranza e Luana Ferraresi, che hanno appreso nozioni di caffetteria, preparazione di cocktail, sala, accoglienza dei clienti, preparazione “dalla A alla Z” di un buffet, con tanto di decorazioni. «Si è deciso un capo servizio per ciascun aspetto del lavoro – dicono i docenti – e ciascuno ha scelto i componenti con cui svolgere le mansioni». I risultati finali – riscontrati dal sindaco Bergamini, assieme al vicesindaco Simone Saletti, ed all’assessore Cristina Coletti, durante la prova finale – come per gli altri corsi, sono andati forse al di là delle aspettative. «Nel nostro lavoro – conclude Speranza, che è sommelier ed è stato responsabile di sala in numerose realtà di prestigio – è sempre più difficile trovare persone preparate. La figura professionale più richiesta? Colui che è in grado di saper fare un po’ di tutto. Le competenze richieste variano per stagionalità e zona, ma abbiamo scelto di puntare, nel nostro corso, su capacità concrete che siano subito applicabili. Poi, come in tutte le cose, questo è un mestiere in cui occorre continuare a studiare e apprendere per tutto il corso della vita». I nuovi “barman” sono: Massimo Bratti, Patrizia Padovani, Sara Polidori, Rachele Marina Benati, Giorgia Bergonzini, Margherita Melara, Martina Guberti, Elena Talmelli, Elena Cavagion, Joel Marano, Marco Zaffoni, Sofia Costa, Nadeja Zadonscaia, Miara Lopes Mariana, Violetta Saletti, Piero Zoboli.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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