Coronavirus: L’assessore Donini risponde alle accuse di Codacons
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Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna
Coronavirus. L’assessore Donini risponde alle accuse di Codacons sulla gestione dell’emergenza Coronavirus: “No a strumentalizzazioni politiche, in un mese 6300 tamponi al giorno. E abbiamo un indice di contagio inferiore a 1 nell’ultima rilevazione”
L’impegno della Regione e delle Aziende sanitarie di questi mesi pongono l’Emilia-Romagna ai vertici in Italia per quanto riguarda i risultati nella lotta al virus
“Il Codacons si informi meglio e rinunci alla strumentalizzazione politica. Nell’ultimo mese, fra il 15 luglio e Ferragosto, le ASL della Regione EmilIa-Romagna hanno eseguito una media di oltre 6300 tamponi al giorno e oltre 1000 esami sierologici quotidiani”
E’ quanto afferma Raffaele Donini, assessore regionale alla Salute, in risposta alle accuse mosse dal Codacons per quanto riguarda la gestione dell’emergenza Coronavirus, anche in riferimento al numero di tamponi eseguiti.
Secondo Donini, “la nostra attività di contact tracing è talmente efficace che oltre l’80% dei casi si sono positivizzati già in isolamento. Abbiamo attuato un servizio specifico per la riviera adriatica attraverso una clinica mobile in grado di eseguire test sierologici e tamponi a cittadini e turisti. Siamo stati i primi in Italia a predisporre una indagine epidemiologica nei settori della logistica e della lavorazione delle carni, eseguendo decine di migliaia di tamponi ai lavoratori interessati, isolando e prendendo in carico oltre centinaia di casi positivi asintomatici. Siamo stati i primi a chiedere di testare a tappeto tutti i cittadini che provengano dai Paesi Esteri a più alto rischio di contagio ed abbiamo avviato quell’indagine epidemiologica, ancora prima che uscisse la giusta ordinanza ministeriale”
Non solo. L’assessore regionale alla salute affronta anche il tema delle Assistenti familiari. In questo ambito, “abbiamo raggiunto un accordo con i sindacati per la gestione della quarantena delle assistenti familiari, alle quali viene eseguito il doppio tampone fra il primo e settimo giorno dal loro rientro in Italia e viene loro offerta anche una soluzione residenziale in albergo, senza che i costi si ripercuotano nei confronti delle famiglie. La gestione sanitaria dei cittadini contagiati da Covid ‘19, avviene senza che siano appesantite in modo rilevante le strutture ospedaliere in quanto rimangono al minimo storico i ricoveri nei reparti di infettivi ed in quelli di terapia intensiva”.
“Peraltro, siamo se non l’unica, sicuramente una delle pochissime Regioni- rivendica Donini- che ha già adempiuto alla gran parte delle disposizioni del Governo in termini di adeguatezza delle strutture ospedaliere e dei nuovi posti letto aggiuntivi di terapia intensiva. Infine, abbiamo accelerato la nostra potenzialità di tamponi per cui raggiungeremo i 15.000 tamponi già a settembre, un mese prima di quanto da sempre annunciato. Intanto, i nostri sforzi collocano la nostra Regione con Rt (indice di contagio) inferiore a 1 nell’ultima rilevazione.”
“Ecco- conclude Donini- questi sono i fatti che ci piacerebbe venissero considerati anche quando si rivolgono critiche che, se costruttive, sono utili a migliorare la nostra azione di contrasto al Covid. Il problema della recrudescenza dell’epidemia, in Italia e nel mondo, ci preoccupa eccome. E siamo pronti ad intensificare ancora di più gli sforzi. Ma ai nostri interlocutori, anche a coloro che si esprimono molto spesso in modo superficiale e non appropriato, offriamo -ma anche pretendiamo- buona fede ed onestà intellettuale nel riconoscere quanto stanno facendo i dipartimenti di Sanità Pubblica, poiché in questa battaglia tutto si può migliorare e perfezionare per tutelare la salute dei cittadini”.
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